Roma, estorsione da 350 mila euro: fermato Daniele Salvatori, cognato dell'uomo gambizzato a Don Bosco

Pregiudicato di lungo corso e già noto ai carabinieri perché "sodale" di Marco Esposito

Roma, estorsione da 350 mila euro: fermato Daniele Salvatori, cognato dell'uomo gambizzato a Don Bosco
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Giugno 2023, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 19:04

Imprevedibile ed iracondo. Così lo definiscono gli inquirenti che hanno fatto la sua conoscenza anni fa quando, sul litorale, per quel Marco Esposito conosciuto da tutti come “barboncino” e passato a miglior vita, faceva affari. Lunedì sera i carabinieri del nucleo Investigativo con i militari della compagnia piazza Dante lo hanno fermato su input della Direzione distrettuale antimafia con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Si chiama Daniele Salvatori, classe 1977. Il suo nome era già finito al centro di un’ampia inchiesta dei carabinieri che proprio sul litorale smantellarono un’organizzazione costruita su più livelli con al vertice Salvatore Sibio, alias “tartaruga”, in gloria ai tempi della banda della Marranella. Salvatori, secondo l’accusa, in concorso con altri soggetti avrebbe estorto 350 mila euro ad un 36enne originario di Sora per debiti contratti a seguito dell’acquisto di droga.

Nel corso delle indagini dei militari sono emerse le modalità con cui l’uomo pretendeva e otteneva il denaro: reiterate minacce di morte, perpetrate anche con l’uso di armi contro il 36enne e contro la madre e il fratello di quest’ultimo che lo avrebbero aiutato a mettere insieme quella cospicua cifra. Già a ottobre dello scorso anno Salvatori era stato arrestato dai carabinieri del Radiomobile di Cassino poiché trovato sotto casa della vittima con un’arma clandestina in mano. I soldi che il 36enne puntualmente riusciva a mettere insieme, venivano di volta in volta consegnati o in contanti oppure tramite bonifici a favore di “collaboratori” di Salvatori e di alcuni suoi parenti. E sarà un caso, sul quale comunque sono in corso delle attività, che nel novero familiari dell’uomo ci sia anche Mirko Giuliani, gambizzato il 27 maggio scorso a Don Bosco mentre intorno alle 22 passeggiava da solo in via Chiovenda.

Giuliani è stato colpito al gluteo e alle gambe da uno o forse due uomini che lo hanno raggiunto a bordo di uno scooter per poi dileguarsi. Le indagini per risalire alle loro identità sono ancora in corso mentre Giuliani, ricoverato al policlinico Tor Vergata per alcuni giorni, non ha riportato lesioni.

Mirko Giuliani gambizzato a Roma: droga e un tentato omicidio dietro l'agguato al Tuscolano

L’uomo, classe 1978, è di fatto il cognato di Salvatori, come accertato dai carabinieri, nel suo passato da pregiudicato problemi con la droga e non solo. Maltrattamenti in famiglia e un’accusa di tentato omicidio, con pena espiata, per aver accoltellato a Soriano nel Cimino un 31enne colpevole di aver maturato un debito, probabilmente per droga non pagata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA