Era diventato l’incubo del quartiere, tanto che i residenti del quadrante est della Capitale, avevano formato un gruppo WhatsApp per lanciare l’allarme in caso di pericolo. A processo per direttissima, con l’accusa di rapina è finito Salvatore C. 33 anni originario della Sicilia ma residente a Roma. Maglia rossa, giubbino nero, barba e capelli curati, questa la descrizione fatta dalle tre donne e i due uomini vittime delle aggressioni, gli stessi che lo hanno poi identificato. Cinque rapine in due giorni, dal 16 al 18 novembre. Il modus operandi era sempre lo stesso. Appostato la sera in prossimità del centro commerciale Roma est, l’imputato attendeva le auto in arrivo prima di entrare in azione a volto scoperto.
GLI ASSALTI
Il 16 novembre, intorno alle 20.45, ha aperto lo sportello dal lato passeggero di F.M., in sosta a bordo della sua vettura nel parcheggio, e si è intrufolato all’interno dell’auto, fingendo di avere una pistola dentro la tasca dei pantaloni. Lo ha minacciato, gli ha intimato di mettere in moto e di dargli i soldi. La vittima, terrorizzata, gli ha consegnato 100 euro.
IL FERMO
Tre giorni dopo la donna nota due volanti della polizia intente a controllare un uomo. Lei non ha dubbi, riconosce il suo aggressore. Le forze dell’ordine erano sulle sue tracce ormai da giorni. Gli investigatori del distretto di polizia del Casilino e i carabinieri della stazione di Settecamini lo hanno identificato e bloccato. E così sono emerse anche le altre due rapine di Salvatore C.
GLI ALTRI COLPI
Una avvenuta il 15 novembre ai danni di P.F. che, intento a mangiare una pizza a bordo della sua auto, si era visto avvicinare dall’imputato che gli aveva subito puntato un coltello all’altezza dello sterno. Questa volta Salvatore C. era riuscito a portare via la macchina con all’interno un cellulare, un pc portatile e le carte di credito della vittima, utilizzate poi per pagare una focaccia in una panetteria della zona. L’auto è stata ritrovata qualche ora dopo, c’erano gli indumenti del rapinatore e un coltello di 24 centimetri. Ma è il 18 novembre a segnare la fine dei colpi del rapinatore seriale. Alle 16.30, una donna che stava parcheggiando, viene aggredita dall’imputato che stavolta brandisce una pistola. Lui la prende a calci sbattendola fuori dal veicolo e sfreccia via. Salvatore C. è stato poi individuato e bloccato all’interno di un comprensorio adiacente a una nota piazza di spaccio. Giusto il tempo di essere portato in commissariato ed ecco che arriva la sesta segnalazione. Una coppia riferisce di essere stata aggredita da un uomo che ha tentato di rubargli l’auto ferendo uno dei due al polpaccio sinistro con un paio di forbici.