Danilo Da Graca Rocha, giornalista di colore aggredito a Monterotondo: presa la baby gang

La cricca che un mese ha prestato a sangue Da Graca è composta quattro ragazzi, tutti del posto, di cui due minori di 17 anni, uno di 20 e l'altro di 21 anni

Danilo Da Graca Rocha, giornalista di colore aggredito a Monterotondo: presa la baby gang
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Giovedì 16 Marzo 2023, 08:48

«Negro di m...». Offeso e poi preso a calci e pugni, piegato a terra senza avere neppure la forza di reagire. Il branco lo ha accerchiato, umiliandolo e picchiandolo. A distanza di un mese dall'aggressione di Danilo Da Graca Rocha, 31 anni, italiano di origini capoverdiane la cui famiglia vive quasi da venti anni a Monterotondo, la banda di bulli è stata identificata e denunciata anche grazie al fatto che nella denuncia sporta dal ragazzo era descritto un Pitbull grigio che apparteneva a uno dei bulli. Un aggressione quella vissuta da questo giovane di Monterotondo, che ricorda quella avventura a Colleferro dove perse la vita Willy Monteiro Duarte, 21 anni, ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. La famiglia di Danilo Da Graca, tra l'altro, è amica della mamma di Willy. La cricca che un mese ha prestato a sangue Da Graca è composta quattro ragazzi, tutti del posto, di cui due minori di 17 anni, uno di 20 e l'altro di 21 anni.

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I fatti risalgono al 12 febbraio scorso, nel parcheggio di una filiale bancaria, in via Salaria a Monterotondo Scalo. È il 13 febbraio quando Danilo, un freelance di cronaca locale sportiva della testata "Il Tiburno", residente alla Scalo aveva denunciato ai carabinieri di Monterotondo un'aggressione fisica e verbale subita il giorno precedente all'una quando, sceso sotto casa nel cuore della notte per incontrare un amico, incrociando un gruppo di ragazzi che passavano di lì casualmente, era stato dapprima apostrofato con la frase "negro di m...". E proprio in una intervista su "Il Tiburno", Danilo ha raccontato: «Ho tirato dritto per la mia strada, quando uno di loro probabilmente il "capobranco" mi ha urlato contro: «Negro di merda». A quel punto mi sono fermato, l'ho guardato e gli ho risposto: «Ragazzino, fai il bravo». Una risposta che i bulli hanno preso come una offesa senza pensare all'offesa a sfondo razziale che avevano appena lanciato. Subito dopo, i ragazzi lo hanno picchiato selvaggiamente con calci e pugni e hanno provato a colpirlo con un grosso sasso. Un pestaggio che è costato alla vittima lesioni al torace, alla gamba e al volto, guaribili in dieci giorni. A seguito della denuncia di Danilo Da Graca, i carabinieri hanno operato una serrata indagine tesa a ricostruire quanto accaduto quella notte, ricorrendo anche ad attività tecniche, dopo i sopralluoghi nella zona dove la vittima aveva indicato quale luogo esatto dell'aggressione. Oltre alle indagini tecniche, fondamentale per identificare gli autori si è rivelata l'indicazione da parte della vittima di un cane condotto al guinzaglio da uno dei ragazzi dal medesimo gruppetto di aggressori. Da Graca ha fornito altri elementi, i ragazzi emanavano puzza di alcol dalla bocca, sarebbero stati su di giri, probabilmente reduci di un sabato sera trascorso a bere in qualche locale. Se fossero riusciti a darli il mattone sulla testa probabilmente lo avrebbero ucciso e avrebbe fatto la stessa fine del povero Willy. Così, dopo giorni serrati di ricerche, i carabinieri di Monterotondo hanno identificato i presunti autori, uno dei quali ha un cane della stessa razza e fattezze descritte dalla vittima. Gli aggressori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli per avere, in concorso tra loro, aggredito in strada un passante, cagionandogli lesioni personali guaribili in 10 giorni ma aggravate dalla finalità di discriminazione o odio razziale. Si tratta di quattro ragazzi del posto, due dei quali maggiorenni, classe 2002 e 2003, già noti ai carabinieri per i loro comportamenti e atteggiamenti da "bulli", mentre gli altri due sono addirittura minorenni, entrambi classe 2005, per cui sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori. A Monterotondo come in tutta la provincia continua l'escalation di episodi di violenza a sfondo xenofobo e razziale.
Chiara Rai
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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