Madonna di Trevignano, la veggente non si presenta al raduno dopo la "scomunica" del vescovo: «Spero in un dialogo con lui»

Ieri gli adepti del culto, poco più di trenta, si sono riuniti a recitare il rosario senza la loro "guida"

Madonna di Trevignano, la veggente non si presenta al raduno dopo la scomunica del vescovo: «Spero in un dialogo con lui»
di Chiara Rai
4 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Aprile 2024, 07:17

È andato tutto come succede ogni tre del mese da qualche anno a questa parte, solo che mancava la veggente. Non si è presentata all'incontro con i fedeli sulla collina con affaccio sul lago di Bracciano la santona di Trevigiano, Gisella Cardia, dopo che su di lei è piombata come una sentenza difficile da digerire la "scomunica" del Vescovo Marco Salvi. Un messaggio chiaro, espresso in latino: "Constat de non supernaturalitate". Vale a dire che non c'è nulla di sovrannaturale. Nessuna moltiplicazione di gnocchi o messaggi della Madonna o fenomeno divino. Il vescovo è stato chiaro e nel suo decreto ha richiamato adepti, seguaci e religiosi ad astenersi dal frequentare lo pseudo santuario. E la santona sembra aver dunque adottato una strategia di apertura e obbedienza in vista di un auspicato "nuovo dialogo".

GLI ADEPTI

Almeno così hanno ribadito anche "i suoi" che erano ieri al campo delle apparizioni e che hanno ribadito che Gisella Cardia, almeno per qualche tempo, non si farà vedere. Ma questo non ha fermato il solito via vai di coloro che amano farsi chiamare i «guerrieri di luce» e che nonostante tutto, seguono la veggente. Sempre ieri gli adepti del culto della Madonna di Trevignano, poco più di trenta, si sono riuniti a recitare il rosario senza la loro "guida" che addirittura ha affidato a una delle sue seguaci la lettura di un comunicato stampa dai toni pacati e riparatori: «La signora Gisella - una donna ha letto la missiva - non sarà presente alla preghiera per dimostrare fattivamente la sua comunione con la Chiesa di Cristo. Così facendo infatti auspica di poter aprire un nuovo dialogo con il Vescovo di Civita Castellana, chiede pertanto a tutti i fedeli di accompagnare questo delicato momento con la preghiera significando che il suo cammino non si ferma ma al contrario continua in obbedienza alla voce dello Spirito che invita a un tempo di silenzio e di preghiera. Dio vi benedica tutti».
E poi, senza alcun imbarazzo l'incaricata dalla Santona recita le parole del Vangelo Secondo Matteo, facendo un non troppo celato accostamento tra la Cardia e la parola di Dio: «Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Tradotto: tutto procede come se nulla fosse successo anche se la santona diserta la consueta preghiera di ogni tre del mese in cima al colle con affaccio sul lago. Nello pseudo santuario dove ogni arredo è stato oggetto di ordinanza di demolizione da parte del Comune in accordo col Parco, c'erano polizia locale e carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo, per valutare, come già anticipato giorni fa dall'amministrazione comunale e dall'Ente Parco di Bracciano e Martignano, eventuali ulteriori provvedimenti, per la presenza delle persone nel campo.

Ma nel frattempo, se da una parte la santona ubbidisce, dall'altra il suo avvocato, Solange Marchignoli, ha paragonato il caso di Cardia agli eventi di Medjugorje, che nel 2016 sono stati definitivamente dichiarati non veri dalla Chiesa. Una indagine lunga 34 anni, tanto tempo al contrario di Trevignano per cui il legale sembra aver chiarito che l'approvazione finale sulle apparizioni non potrà mai esprimersi fino a quando queste continueranno. E così pare vogliano ancora pensare i fedeli della santona che ieri sul colle hanno fatto un minuto silenzio a metà del quarto mistero quando, di solito, Gisella Cardia diceva di ricevere il messaggio mariano e lo faceva trascrivere su un taccuino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA