John Paul Getty III, 50 anni fa il rapimento: i responsabili mandarono un pezzo dell'orecchio alla redazione del Messaggero

John Paul Getty III, 50 anni fa il rapimento: i criminali mandarono un pezzo dell'orecchio alla redazione del Messaggero
di Flamina Savelli
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Martedì 11 Luglio 2023, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 10:16

Era il nipote dell'uomo più ricco del mondo e il suo rapimento entrerà nella storia per la fitta trama di interessi e le svolte inattese: è la notte di 50 anni fa - il 10 luglio 1973-  quando un commando calabrese prende di forza il 16enne John Paul Getty III che ha appena salutato la compagnia di amici a piazza Farnese. L’erede in linea diretta della più colossale fortuna finanziaria che sia mai stata accumulata nel mondo nell’ultimo secolo, l’hippie più ricco, è stato rapito per estorsione. L'obiettivo è infatti arrivare ai soldi del ricco petroliere, l'americano Jean Paul Getty che ha costruito la sua fortuna comprando nei primi del Novecento pozzi in Texas, in Canada e in Arabia Saudita. Negli anni '60 la sua ricchezza arriva acquistando le raffinerie di Gaeta, Ravenna e Milazzo con una produzione complessiva di 20 milioni di tonnellate all’anno. Una dinastia quella dei Getty che incrocia il decennio nero italiano cominciato nel 1969 con la bomba di piazza Fontana a Milano e che termina nel 1978 con il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. Proprio in questo clima politico, sempre più teso, nasce una nuova criminalità organizzata che arriva fino a Roma e colpisce la famiglia del multimilionario. Il 16enne dai capelli rossi e dall'aria hippy, vive con la madre che gestisce una boutique a piazza di Spagna, e si diletta a fare disegni per strada oltre a condurre una vita da bohemien.

IL RAPIMENTO 

La notte del rapimento John Paul Getty III, viene trascianato in auto mentre intorno alle dieci di sera stava attraversando piazza Farnese, viene sedato e portato in una cantina sotterranea vicino alla stazione di Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno. La prima richiesta dei rapitori, a 48 ore dalla scomparsa, è di 17 milioni di dollari. La telefonata con la richiesta arriva alla mamma del giovane, Gail, nel lussuoso appartamento di via dei Monti Parioli.  Seguono lettere del giovane rapito eppure il ricco petroliere, rifiuta di trattare.  Mamma Gail vola a Londra, nella residenza del ricco petroliere e lo implora di pagare. La risposta alla richiesta della donna viene immortalata nel libro "Tutti i soldi del mondo" (John Pearson, Harper Collins): "Ho altri quattordici nipoti. E se tiro fuori un centesimo ora, avrò subito quattordici nipoti rapiti". 

Quando tre mesi dopo un pezzo dell'orecchio di Paul e una sua ciocca di capelli vengono recapitati alla redazione romana del Messaggero, si svela il volto feroce dei suoi aguzzini. La salute del ragazzo comincia a peggiorare. Alla fine, l'intransigenza del nonno crolla e il petroliere scende a patti: il riscatto, ridotto a tre milioni di dollari, viene pagato in parte dal nonno e in parte dal papà, che s'impegnerà a restituire al capostipite della famiglia un interesse del 4% annuo sulla somma prestatagli. 

LIBERATO

Il 13 dicembre, dopo cinque mesi di paura e agonia, Getty è libero.

I rapitori lo hanno rilasciato intorno alla mezzanotte, bendato, gli hanno detto di aspettare lì sua madre. Ma lui si è tolto la benda e ha cominciato a camminare fino a quando un camionista non lo nota sul ciglio della strada e gli offre un passaggio. Solo a quel punto Paul capisce di trovarsi in Calabria. Indossa un paio di jeans e una maglietta bianca. Ha una lunghissima cicatrice vicino all’orecchio mozzato ed è livido dal freddo. Intanto a Roma, a casa di Gail arriva la telefonata del rilascio. Riportato a casa, viene ascoltato dalla polizia. Il giovane riferisce che quando gli hanno tagliato l’orecchio, per stordirlo lo hanno picchiato con una mazza. Non ha mai visto nessuno dei rapitori perché erano sempre incappucciati. Dal racconto di quei 160 giorni di detenzione forzata sono tantissimi gli elementi agghiaccianti. Viene portato in clinica per le cure, a Villa Carla. Poi insieme alla mamma vola in Svizzera per riprendersi dai mesi traumatici e quindi a Londra, dal nonno.

L'INCHIESTA

Per il rapimento di Paul tra il 1974 e il 1976 vengono arrestate nove persone,  ma viste le insufficienze di prove solo due vengono condannate come esecutori materiali: Antonio Mancuso, proprietario dell'auto su cui fu caricato il denaro del riscatto, e Giuseppe la Manna, un guardiano notturno al quale furono ritrovate soltanto poche banconote del bottino, le quali nella vera sostanza non furono mai rintracciate. La Commissione d'inchiesta antimafia nel 1998, citando il rapimento sottolinea come "con i proventi dei sequestri furono comprati camion, autocarri, pale meccaniche e si diede vita alla formazione di ditte mafiose nel campo dell'edilizia le quali parteciparono alle gare per gli appalti pubblici". Da allora in poi quella mafia della montagna non sarà più la stessa e i nomi di contrade diventarono sinonimo di sequestri. Sulla costa ionica della Calabria, a Bovalino qualcuno chiamava uno dei quartieri con l'appellativo "Jean Paul Getty": un cognome i cui fiumi di denaro, sborsati per un rapimento, sono finite in colate di cemento criminale. 

UNA DINASTIA

Tornato in libertà, Paul riprende la sua vita. Il nonno lo obbliga a restituirgli la somma versata per la sua liberazione con il 4% di interessi annui. Pochi mesi dopo la liberazione, appena diciottenne, sposa la tedesca Martine Zacher già incinta di cinque mesi. È la fotomodella che stava con lui prima del rapimento e alla notizia delle nozze imminenti, il nonno, il re del petrolio lo disereda perché in casa Getty è vietato sposarsi prima dei venticinque anni. Il ragazzo tenta quindi la carriera di attore  mentre il matrimonio naufraga dopo soli due anni. Il 17 marzo del 1981 il dramma: il giovane è colpito da un ictus provocato da un mix micidiale di metadone, alcol e valium. Sopravvive ma diventa cieco, sordo e costretto sulla sedia a rotelle. Malato, vittima dell’alcol e dell’eroina. Mamma Gail lo porta a Londra a Wormsley Lodge dove vivranno insieme fino al 6 febbraio del 2011. Muore a 54 anni lasciando suo figlio Balthazar Getty, nato nel 1975 e oggi un famoso attore.

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