Finge un malore ed entra in pronto soccorso al San Camillo per derubare un paziente, portati via soldi e cellulare

Aveva nascosto nei calzini il cellulare e i soldi della vittima

Macchina della polizia
di Federica Pozzi
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:42

Ha finto di essere malato per poter girare liberamente nel pronto soccorso del San Camillo e rubare soldi e cellulare a un vero paziente malcapitato. Si tratta di un 37enne somalo che ha messo in atto il suo piano nella notte tra il 28 e il 29 gennaio. Il malcapitato si è però accorto del furto subito ed ha così avvisato le guardie giurate dell’Italpol, le quali hanno rintracciato il malvivente ancora all’interno del pronto soccorso, rinvenendo nei calzini quanto aveva appena rubato. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato San Paolo che hanno arrestato il 37enne. Ieri mattina a piazzale Clodio la convalida. 

IL FURTO

Il ladro di corsia ha girato per un po’ all’interno del pronto soccorso fino ad adocchiare la sua preda: un uomo, veramente malato, che stava dormendo su una barella. Accanto a lui una busta con i suoi effetti personali tra cui una giacca, un cellulare e 15 euro in contanti. Quando ha aperto gli occhi ha visto il 37enne che ancora stava rovistando tra i suoi effetti e, alla domanda su cosa stesse cercando, gli ha risposto che pensava nella busta ci fossero delle riviste per poi allontanarsi. 
L’uomo non si è però fidato e dopo aver visto che mancavano alcune cose ha chiamato le guardie giurate dell’ospedale che, una volta raggiunto il malvivente, hanno fatto squillare il cellulare della vittima ritrovandolo nascosto, insieme ai 15 euro, nei suoi calzini. 
Nessuna traccia però del giacchetto che il 37enne ha poi confessato di aver nascosto dentro a un cestino dell’immondizia. 
Tutti gli oggetti rubati sono stati riconsegnati al legittimo proprietario e gli uomini dell’Italpol, dopo aver bloccato il ladro, hanno chiamato la polizia.

Nell’ospedale sono quindi arrivati gli agenti del commissariato San Paolo per arrestare il malvivente. 

IL PROCESSO

Dopo una notte in camera di sicurezza l’indagato è stato portato ieri mattina a piazzale Clodio per affrontare il processo per direttissima, dove l’arresto è stato convalidato senza applicazione di alcuna misura. L’uomo dovrà quindi ora affrontare un processo per furto. «Questo male», ripeteva mentre gli agenti lo portavano verso l’aula del tribunale. Sono però le uniche parole che ha pronunciato perché in udienza, dopo essersi addormentato ed essere stato svegliato dai poliziotti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

L’ALLARME 

«Una volta denunciato il furto, gli uomini dell’Italpol hanno reagito con prontezza: intuendo che il ladro potesse essere ancora nei pressi, non hanno fatto muovere nessuno dal pronto soccorso», ha raccontato Antonio Del Greco, già capo della Squadra Mobile di Roma e attualmente direttore operativo di Italpol. Del Greco ha poi lanciato l’allarme sulla «nuova tecnica» messa in atto dai ladri «in luoghi che vengono solitamente ritenuti protetti» e in cui, le persone concentrate sul proprio malessere, probabilmente sono meno accorte. «Non è la prima volta - ha spiegato - che succede al San Camillo. In generale, invito chi arriva ai pronto soccorso di non abbassare mai il livello di attenzione. Meglio evitare di portare con sé oggetti di valore e soprattutto non lasciare mai incustodite giacche e borse».

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