Alcuni bicchieri di troppo, qualche apprezzamento sciocco e fuori luogo e alla fine la furia e i danni al locale. È stato un pomeriggio di follia per due operai di 43 e 39 anni, rispettivamente della provincia di Campobasso e Roma, arrestati con l’accusa di violenza e minacce a pubblico ufficiale in concorso e denunciati per le molestie verbali ai danni di una barista, l’aggressione fisica ai danni del gestore dell’attività e il danneggiamento del locale. Tutto è accaduto lunedì pomeriggio, in una giornata di lavoro apparentemente come le altre in un bar-gelateria alle porte di Valmontone. I due operai, già visibilmente alterati dal punto di vista psicofisico dalla precedente assunzione di alcool, entrano nel locale e chiedono un caffè. A servirli è una giovane barista, immediatamente oggetto di qualche inopportuno apprezzamento che col passare dei minuti diventa sempre più pesante e volgare. Stanca di subire questo tipo di atteggiamento, la barista si rivolge a una collega che si trova nel retro del banco e le due donne chiedono agli operai di uscire dal bar, previo pagamento delle consumazioni. «Non ci costringete a chiamare qualcuno» avrebbero detto le due bariste e questa fase manda letteralmente fuori di testa i due clienti.
LA LITE
La reazione dei due uomini, evidentemente infastiditi dalle richieste e dalla risposta delle bariste, è decisamente spropositata.
LA RICOSTRUZIONE
I due uomini sono stati dunque accompagnati in caserma, dopo aver raccolto le denunce della ragazza e del titolare, e sono stati arrestati per violenza e minacce in concorso nei confronti dei carabinieri e denunciati per molestie, danneggiamento e lesioni personali. Al termine delle formalità di rito sono stati sottoposti entrambi alla misura degli arresti domiciliari. Ieri mattina si è svolta la direttissima al tribunale di Velletri e il giudice ha convalidato gli arresti, disponendo la loro scarcerazione in attesa di procedere con il rito ordinario.
Al barista aggredito e alle due giovani lavoratrici dell’attività commerciale sono arrivati i messaggi di solidarietà di diversi cittadini che nella giornata di ieri sono venuti a conoscenza del fatto e hanno ovviamente stigmatizzato il vergognoso episodio.