Azzannata dal cane insieme alla nipotina, la nonna in ospedale: «Ci ha morse per gelosia»

Le poche parole della donna operata d’urgenza alla testa

Azzannata dal cane insieme alla nipotina, la nonna in ospedale: «Ci ha morse per gelosia»
di Camilla Mozzetti
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Sabato 17 Febbraio 2024, 23:46 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:40

Sarebbero state assalite per la gelosia di uno dei due pastori tedeschi che da anni vivono in quella villetta nel Comune di Anguillara Sabazia. Venerdì mattina erano nel giardino: la nonna di 65 anni e la nipotina di appena 18 mesi. La piccola le era seduta in grembo quando uno dei due cani le si è avventato contro. Un attacco velocissimo e inspiegabile ma proprio la nonna, nei momenti dei soccorsi prima di perdere conoscenza per essere poi trasferita all’ospedale San Camillo, avrebbe provato a spiegare quanto accaduto e a ricondurre l’aggressione a un attacco di gelosia. 

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I SOCCORSI
Drammatica la situazione che un vicino, sentendo le urla, si è trovato davanti. È stato lui il primo a intervenire e ad allontanare l’animale che aveva azzannato la donna al braccio sinistro e la bimbetta alla testa, agli arti e all’addome.

Entrambe sono state ricoverate in condizioni gravissime. La nonna è stata sottoposta a un delicato intervento di chirurgia ricostruttiva che fortunatamente è andato a buon fine evitando l’amputazione dell’arto. La nipotina, invece, è quella che ha riportato le ferite più gravi anche per via della tenera età. Venerdì dopo l’attacco è stata trasferita in elisoccorso al policlinico Agostino Gemelli dove i sanitari, dopo averla stabilizzata, l’hanno operata. L’intervento multispecialistico è durato oltre cinque ore per curare le profonde lesioni a testa, viso e arti. La bimba, ricoverata in Terapia intensiva «resta in sedazione profonda e la prognosi è assolutamente riservata», facevano sapere ieri dal policlinico. Sotto choc l’intera famiglia: venerdì nonna e nipotina erano da sole in casa come pure spesso capitava. Si trovavano in giardino con i due cani che non avevano mai dato alcun tipo di problema. Certo, abbaiavano quando qualche sconosciuto si avvicinava al cancello, ma nulla di più. «Sono cani di famiglia», ripeteva la zia della piccola di fronte al pronto soccorso pediatrico mentre con i genitori della piccola aspettavano notizie dai medici. 

 

LA RICOSTRUZIONE
Dopo l’attacco, il ferimento e l’intervento di carabinieri e vigili del fuoco, uno dei due pastori tedeschi è stato catturato e sedato dai veterinari dell’Asl Roma 4 che ieri comunicava come le “sorti” dell’animale dipendano dal Comune di Anguillara Sabazia. «Al momento l’animale si trova in una struttura comunale», dicevano ancora dall’Asl. Nei prossimi giorni verrà valutato il da farsi mentre i carabinieri della stazione di Bracciano hanno inviato un’informativa alla Procura di Civitavecchia, competente per territorio. Al momento non ci sono ipotesi di reato, diversamente dai fatti di Manziana, dove Paolo Pasqualini, 39 anni, è stato raggiunto da tre Rottweiler fuggiti da un’abitazione che lo hanno assalito e ucciso. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare: l’autopsia condotta all’istituto di medicina legale della Sapienza ha confermato la morte per choc emorragico. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo indagando i due proprietari dei cani. Per quanto accaduto, invece, ad Anguillara, si tratta di una tragica fatalità. La bimba «fortemente cercata e voluta dai genitori», come ricordava la zia, molto spesso veniva affidata ai nonni mentre proprio i genitori erano a lavoro. «I genitori lavorano e spesso - concludeva la zia - lasciano la piccola dai nonni, che sono giovani e attenti, non anziani distratti e i cani, le ripeto, non hanno mai dato problemi». Fino a venerdì mattina quando appunto, forse per un attacco di gelosia, uno dei due pastori tedeschi ha puntato e attaccato la padrona e la piccola.
 

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