«Non si fuma sul bus» e l'autista viene picchiato dai teppisti, l'uomo salvato dai colleghi

​Il conducente è stato spintonato, preso a sputi e insultato

«Non si fuma sul bus» e l'autista viene picchiato dai teppisti, l'uomo salvato dai colleghi
di Umberto Serenelli
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Martedì 30 Gennaio 2024, 23:17 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 08:49

Momenti di paura per un autista della linea 9 del trasporto urbano di Fiumicino al capolinea di piazza Alcide De Gasperi. Il conducente è stato infatti circondato e spintonato con violenza oltre a essere stato investito da ingiurie, parolacce e sputi dal solito gruppo di teppistelli che se ne infischiano di rispettare le regole a bordo dei mezzi del Tpl. Per fortuna sono intervenuti alcuni colleghi del malcapitato che hanno impedito che l’aggressione degli scalmanati giovani facesse finire all’ospedale il dipendente della ditta Trotta Bus. «Tutto è iniziato quando l’autista invitava i ragazzi a fumare a terra e non all’interno del bus, tra l’altro fermo al capolinea, dove a bordo era seduta una famiglia con tanto di bambini – dice Saverio Schergna, sindacalista dell’Usb -. Il gruppo di giovani non digeriva l’invito e iniziavano a insultare il conducente che una volta sceso veniva aggredito con spinte, sputi e insulti. Sul posto arrivava una pattuglia della polizia di Stato che sedava gli animi e invitava il conducente a effettuare la corsa dopo che i ragazzi si erano allontanati». Non trascorreva molto che il gruppetto di facinorosi tornasse di nuovo a spaventare il capolinea del trasporto pubblico e questa volta a farne le spese era l’autista della linea 7. «Il gruppetto di giovani annoiati, rimasti impuniti dal deludente comportamento dei poliziotti, sono tornati e scimmiottato il personale del Tpl – aggiunge Schergna -. Sono, infatti, saliti sul bus e dichiarato apertamente, con fare minaccioso nei confronti del guidatore, che non avrebbero fatto il biglietto visto che i poliziotti non hanno agito nei loro confronti. Davanti a questi atteggiamenti provocatori è giunto il momento di dire basta: chi deve tutelare le persone che lavorano?». È forte l’amarezza nel sindacato Usb che aveva chiesto inizialmente la collaborazione della polizia locale al capolinea di Fiumicino ma gli autisti sostengono di aver visto raramente una pattuglia di vigili urbani. «Sono circa due mesi che denunciamo aggressioni verbali ma continuiamo a essere ignorati – conclude Schergna -. Il personale lavora con la paura, soprattutto durante le ore serali, per tale motivo torniamo a chiedere controlli delle forze dell’ordine sulle linee urbane e una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale».

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CABINE BLINDATE

Purtroppo i bus del servizio urbano di Fiumicino sono privi di cabine blindate del posto guida e il conducente non sempre riesce a alzare la voce contro chi in vettura viola il regolamento comunale.

Visto che i precedenti appelli sono caduti nel vuoto scende in campo il Segretario regionale dell’Usb, Michele Frullo, con una lettera al Sindaco e al Commissariato Ps di Fiumicino in cui denuncia i reiterati raid di gruppi di ragazzini 15enni dediti a azioni di disturbo e certamente vietate sui mezzi pubblici. «Fumare, mettere musica a tutto volume, insultare i passeggeri-pendolari sembra diventato un sport» che mette a repentaglio la sicurezza della linea in quanto il conducente viene distratto da tali comportamenti. Ovviamente è chiaro il riferimento alla totale assenza di controlli in particolare sulle linee dirette ai centri commerciali e «l’ennesima aggressione dei soliti giovani alza l’asticella di quanti continuano a compiere indisturbati azioni vietate sui bus e al capolinea di Fiumicino». Il Segretario poi lancia un ultimatum direttamente all’amministrazione. «Se i soggetti interessati continueranno a ignorare quanto denunciato da tempo, il sindacato Usb intende chiede al Comune di sospendere il servizio di trasporto pubblico» prima che il personale viaggiante finisca all’ospedale.

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