Anziana legata al cimitero di Anzio, tra i due arrestati c'è l'ex compagno della figlia: due mesi fa era stato allontanato per maltrattamenti

Dopo il provvedimento cautelare disposto dal Gip di Velletri, l'uomo aveva il divieto di avvicinamento all'ex compagna

Anziana legata al cimitero di Anzio, tra i due arrestati c'è l'ex compagno della figlia: due mesi fa era stato allontanato per maltrattamenti
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Sabato 4 Novembre 2023, 16:07

Sono stati arrestati i due responsabili del tentato omicidio della donna di 76 anni trovata nel cimitero di Anzio. A rapinare e legare la donna, l'ex genero dell'anziana, che insieme ad un complice avrebbe organizzato il tutto. L'uomo era stato allontanato dalla famiglia mesi fa a causa dei ripetuti maltrattamenti ai danni della ex compagna.

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L'arresto

Sono le due persone per le quali il gip di Velletri ha convalidato l'arresto disponendo il carcere per le accuse di tentato omicidio e rapina aggravata in relazione alla vicenda della donna di 76 anni trovata priva di sensi nel cimitero di Anzio: l'ex genero dell'anziana e un complice.

Trovata con le mani legate e la testa avvolta con nastro isolante il 25 ottobre scorso all'interno di una cappella del cimitero, la donna stava visitando la tomba del defunto marito prima di essere aggredita all'improvviso e con violenza, rapinata della borsa, di alcuni gioielli e delle chiavi della propria autovettura, che non era stata rinvenuta nei pressi dei parcheggi del cimitero. 

 

Gli agenti della Squadra, con l'ausilio del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica e il commissariato di Anzio, hanno ricostruito quello che sembrava un vero e proprio giallo. Le indagini si sono da subito concentrate sul contesto relazionale della vittima, in particolare nei confronti dell'ex compagno della figlia che, due mesi prima, era stato allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento a quest'ultima, con provvedimento cautelare disposto dal Gip di Velletri, per l'ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia.

Le indagini della Squadra Mobile e del commissariato hanno consentito di ricostruire la dinamica del delitto, facendo emergere gravi indizi sul risentimento dell'ex genero nei confronti della vittima e di sua figlia, l'ex compagna che aveva deciso di interrompere la relazione. L'uomo, già nella fase di preparazione dell'aggressione, avrebbe operato con un complice, mettendo in atto un vero e proprio agguato che, per le modalità con cui è avvenuto avrebbe potuto causare la morte della donna, evento non che non si è verificato per cause indipendenti dalla loro volontà. Gli inquirenti a casa del complice hanno trovato fascette uguali a quelle con cui era stata legata la donna.

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