Ama, furti e mezzi danneggiati: l'azienda chiama un generale contro i netturbini predoni

Dopo le ultime truffe sul gasolio l'azienda si affida a un alto ex ufficiale della Finanza

Ama, furti e mezzi danneggiati: l'azienda chiama un generale contro i netturbini predoni
di Francesco Pacifico
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 09:53

Non è l'arrivo dell'esercito tante volte invocato per risolvere i problemi dei rifiuti di Roma, ma poco ci manca. In Ama sta per sbarcare un generale della Guardia di finanza in pensione per contrastare i furti di carburante da parte dei netturbini. Eppoi, tra i suoi compiti, dovrà evitare che vadano a fuoco i mezzi come i pochi impianti in funzione, controllare che i fornitori non facciano la cresta sui materiali e che nelle officine non spariscano batterie o pneumatici dai camion, senza dimenticare la sicurezza informatica e quella sui luoghi di lavoro. Guardando all'attuale governance dell'azienda, di fatto la struttura interna dedita ai controlli si occupa soltanto di salute e integrità dei lavoratori, mentre soltanto su pochi camion è stato montato il Gps per verificare che gli operai eseguano i giri di raccolta previsti. Una situazione che ha sorpreso non poco il nuovo presidente Daniele Pace, il quale ha subito chiesto che nella nuova macrostruttura venisse inserito anche un responsabile della sicurezza a 360 gradi. E questa decisione è stata non poco accelerata dagli arresti del 6 ottobre scorso, quando la Procura di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per 10 dipendenti e tre loro complici che, tra la truffa del succhio (un tubo per svuotare i camion) e l'uso non autorizzato delle carte di credito aziendale hanno rubato migliaia e migliaia di litro di gasolio, per poi rivenderlo o usarlo per il pieno delle loro auto.

IL PROFILO

Pace avrebbe individuato un generale di brigata della guardia di finanza appena andato in pensione che in passato si sarebbe molto occupato di polizia giudiziaria e avrebbe operato per anni alla Dna, la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

Quindi un profilo adatto sia per scoprire i furbetti all'interno dell'azienda sia per mettere in campo modalità di controllo adeguate contro i tentativi di sabotaggio e gli incendi negli impianti. Senza dimenticare il traffico di pezzi di ricambio (batterie, frizioni o pneumatici) che verrebbero sottratti nelle officine o dai mezzi parcheggiati all'aperto come avviene al Gianicolo, a via Garibaldi.

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Ad attendere il nuovo capo della sicurezza un impegno a dir poco gravoso. Al riguardo emblematico quanto scoperto dai magistrati della Procura di Roma, che stanno indagando sui furti di carburante: non sono soltanto convinti che questa pratica sia più diffusa in Ama di quanto si pensi, ma convocando negli uffici piazzale Clodio l'attuale direttore generale, Andrea Bossola, hanno sottolineato che i sistemi di controllo dell'azienda sono minimi. Non a caso ieri, quando hanno saputo della denuncia (riportata dal Messaggero) all'audit interno di alcuni netturbini di Castro Pretorio contro i loro colleghi per i rifornimenti illeciti di gasolio, i vertici di via Calderon de La Barca si sono infuriati con l'organismo di vigilanza per non essere stati avvertiti della vicenda.

 

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