La volta titanica dipinta completamente di azzurro, puntellata da una coreografia di gocce dorate. E al centro, come sospesa, la magnifica sfera armillare, un astrolabio complesso e sofisticato, che in una rotazione silenziosa ed elegante simulava il moto degli astri, i pianeti, le stelle. Soprattutto le stelle, lo spettacolo prediletto dall'imperatore Adriano, appassionato astronomo, che proprio al suo amato Antinoo aveva dedicato una stella dopo la sua tragica morte. Così doveva apparire l'interno della grande sala circolare di Roccabruna, uno dei monumenti più enigmatici e suggestivi di Villa Adriana, edificio concepito come osservatorio astronomico da Adriano, e che è stato al centro di nuove indagini, rilievi e studi che si sono concentrati proprio sulla parte ingegneristica e costruttiva.
LA VISITA
Una meraviglia che sarà raccontata al pubblico venerdì 2 settembre, in occasione di una speciale passeggiata notturna (dalle ore 20) curata dal direttore Andrea Bruciati e guidata dagli specialisti della Villa in collaborazione con il Centro Nazionale Astroricercatori Indipendenti.
La statua in cortile era un Canova: fu comprata per 6mila euro e oggi vale 10 milioni
LA LATRINA
Non solo, ma all'interno è stato identificato anche un piccolo ambiente come una latrina. Dettaglio non da poco, perché le latrine singole testimoniano sempre luoghi collegati al soggiorno personale dell'imperatore. Siamo al cospetto di un salone monumentale che riproduceva le conoscenze astronomiche del tempo. «Doveva essere uno spazio incredibile, un ambiente circolare con cupola dove il cielo stellato e la sfera sospesa al centro evocavano un microcosmo di pianeti che si proiettava sul pavimento», indica il direttore. Non a caso sono state trovate le malte che segnano le fasi di costruzioni e modifiche dell'ambiente. Lo spessore delle murature è tale da testimoniare una costruzione imponente, che sosteneva altri due piani, funzionali all'osservatorio.