Giubileo, mille telecamere in piazza e uno scudo contro gli hacker: il piano sicurezza

In arrivo una sala operativa per i grandi eventi, con telecamere hi-tech in grado di lanciare allarmi automatici in caso di pericolo

San Pietro
di Fabio Rossi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 00:37 - Ultimo aggiornamento: 11:49

Mille telecamere hi-tech collegate in rete e piazzate in particolare sui punti critici della Capitale - piazze, edifici, centri di aggregazione, monumenti - con la capacità di emettere autonomamente allarmi in caso di potenziali pericoli. E uno scudo contro i cyberattacchi degli hacker, che rappresentano uno dei principali problemi di sicurezza degli ultimi anni. Il Campidoglio ha assegnato un bando da 14 milioni di euro (di cui circa tre e mezzo messi a disposizione dal ministero dell’Interno) per realizzare una sala operativa, che sorveglierà l’intera città e che sarà sotto gli occhi del comando della polizia locale e della protezione civile capitolina.

La struttura sarà completa di cablaggi, videowall e sistemi di sicurezza perimetrale, fisica e cibernetica, da allestire nel comando dei vigili urbani di piazza della Consolazione. Il piano è stato pensato per i grandi eventi e le emergenze: quando il livello della sicurezza cittadina deve essere necessariamente innalzato, a partire dalla capacità di rispondere in tempi rapidi alle minacce più insidiose. L’asticella è stata fissata al Giubileo, che sarà l’occasione per far esordire in grande stile il polo operativo “Smart Police Support” - come è stato battezzato dall’amministrazione comunale - con un impianto in grado di vigilare sull'afflusso dei pellegrini e che possa garantire un livello continuo di sorveglianza, soprattutto nei luoghi più sensibili della Città eterna.

Appena sarà evidenziato qualcosa di anomalo, un sofisticato software basato sull’intelligenza artificiale porrà le sequenze registrate all’attenzione della polizia locale, con i dati (trattati secondo quanto previsto dalla normativa della privacy) che potranno essere condivisi con le altre forze dell’ordine.

Tutte le stazioni della metropolitana utilizzeranno la linea veloce di trasmissione in 5G e diventeranno luoghi controllati anche a distanza. Oltre a queste, saranno sorvegliate speciali anche le cento piazze principali della città, molte delle quali anche in periferia. Tutto questo si sommerà alla rete diffusa in tutta la Capitale che è composta da circa 15 mila telecamere: si tratta di quelle delle farmacie, delle banche, delle attività commerciali, a sorveglianza degli edifici privati. Sarà quindi realizzato un sistema di gestione unica delle telecamere. La nuova sala operativa iper-tecnologica dovrà essere in grado «di rendere sempre più efficace la supervisione della città - si legge nella determinazione dirigenziale di Palazzo Senatorio - grazie a un uso via via più intenso delle tecnologie di monitoraggio reso possibile da una rete di telecomunicazione 5G innovativa e capillare, e in grado di sfruttare tecnologie di intelligenza artificiale e potenziare l’integrazione con le infrastrutture di comunicazione a disposizione dell’amministrazione e con le infrastrutture dei sistemi di monitoraggio e di cybersecurity per la protezione dell’intera infrastruttura “Sps” e delle sue sorgenti di informazioni». In sostanza saranno attivati strumenti di comunicazione audiovideo tra la sala operativa e i dispositivi smart, che saranno forniti agli operatori.​​​​​​

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