Roma, violentò una 16enne: 8 anni al pusher

Roma, violentò una 16enne: 8 anni al pusher
di Adelaide Pierucci
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Domenica 6 Maggio 2018, 11:16
A sedici anni si era allontanata da una casa famiglia per comprare assieme al fidanzato e undici euro in tasca l'hashish a casa di un pusher. Lo spacciatore, un cinquantenne, si era mostrato a suo modo magnanimo: le aveva regalato cocaina da sniffare a volontà. Neve bianca alternata a drink alcolici, tanto per stordirla, improvvisare un festino hard nel salotto e violentarla, di notte e poi di nuovo al mattino. Marco T., pusher di Torre Spaccata, sperava che per farla franca gli sarebbe bastato liberarsi con una scusa del fidanzato della giovane. Ma di fronte al secondo stupro, la sedicenne, smaltita la dose, l'aveva preso a morsi e, una volta scappata via, l'aveva denunciato. La condanna è arrivata l'altro giorno a piazzale Clodio: 8 anni di carcere per violenza sessuale e spaccio, e ai danni di una minorenne.

Il giudice per l'udienza preliminare Alessandra Boffi, come il pm Pantaleo Polifemo, davanti ai quali è stato celebrato il processo in abbreviato (che ha garantito all'imputato lo sconto di un terzo della pena) non hanno creduto alla versione dello spacciatore: «Era su di giri e consenziente». Il racconto di lei ricostruisce altro: un uomo maturo che la violenta approfittando della sua dipendenza dalle droghe. Non era la prima volta che la ragazzina bussava a casa del pusher. Stavolta però insieme al fidanzato era stata invitata a fermarsi per un aperitivo. Per confezionare spinelli con l'hashish appena comprato e poi assumere, a giro, la cocaina regalata. In balia della droga e dell'alcol i ragazzini si appartano ed entrano in intimità. Baci, coccole e risate. Poi lei, stordita, crolla, s'addormenta e allora il pusher assicura al fidanzatino, neanche diciottenne, che se ne sarebbe preso cura lui, che poteva andare a casa tranquillo.

NATALE AMARO
La ragazza, invece, viene costretta a subire ripetuti atti sessuali. Il magistrato li elenca specificando che sono stati compiuti, appunto, «abusando delle condizioni di inferiorità psicofisica della vittima, alla quale aveva ceduto, dietro corrispettivo, dell'hashish su richiesta della stessa, ed offerto e consegnato gratuitamente della cocaina assieme a bevande alcoliche». I fatti sono avvenuti pochi giorni prima del Natale 2016, nell'appartamento dell'uomo, in via Marcio Rutilio, vicino viale dei Romanisti. Solo all'indomani l'adolescente era riuscita a liberarsi e a scappare sbattendo la porta. Si era svegliata nuda in un letto non suo, col pusher addosso. Comprendendo quello che era successo, aveva urlato, si era dimenata, si era difesa coi denti e poi si era lanciata verso la porta. Nelle ore successive la ragazza aveva subito sporto denuncia. Quando gli agenti di polizia andarono a perquisire l'abitazione del pusher trovarono 3 grammi di cocaina e 50 di hashish. L'arresto fu immediato, ma non senza problemi. Lo spacciatore, infatti, nel tentativo di nascondere lo stupefacente, fece resistenza agli agenti minacciandoli. Ritrovandosoi, così, un'altra contestazione.
 
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