Roma, a Villa Ada picnic nella giungla: panchine mimetizzate tra i cespugli

Roma, a Villa Ada picnic nella giungla: panchine mimetizzate tra i cespugli
di Raffaella Troili
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Lunedì 9 Maggio 2016, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 08:48


L'erba è più alta delle panchine e dei cestini, vicino al laghetto, nel pratone dove a stento si gioca a palla, figurarsi chi si arrischia a sedersi per un pic-nic. E tra il parchetto e via Salaria, dove più che jogging si fa la corsa a ostacoli. La manutenzione del verde a Villa Ada è ancora in ritardo: ieri mattina, in alcune zone era difficile anche distinguere le persone tanto l'erba era alta e fitta. Di contro i cento pini abbattuti non sono stati sostituiti, se ne riparla ormai in autunno, «l'appalto da 250 mila euro è pronto e 4 giardinieri in più sono arrivati», spiega Antonello Mori, direttore del Servizio giardini di Roma capitale. «Mi risulta però che l'erba è stata tagliata, le associazioni sono attive e ci bersagliano, può darsi che qualche zona sia sfuggita, ma provvederemo». Mori però ripete che: «Tra crolli e potature, le ville e e le aree verdi di Roma necessitano di manutenzione straordinaria: da via Carlo Felice al parco della Resistenza, da Villa Sciarra a villa Pamphili, lo stessso a villa Ada e villa Borghese. L'ultima risale al Giubileo del 2000, mentre stavolta i lavori messi in campo sono stati molto minori. C'è bisogno di investimenti anche di tipo geologico, a villa Sciarra un costone è a rischio frana, non sono interventi che può fare il Servizio giardini. Negli ultimi anni sono stati investiti 5 milioni e messi in campo 250 giardinieri per più di 40 milioni di mq e 330mila alberi su strada. Chiaro che il verde è in crisi in città».


 
«OASI ABBANDONATE»
Anche Lorenzo Grassi, coordinatore del Circolo Sherwood, conferma «il degrado della villa. Sono passato proprio oggi a Villa Ada, e sotto al lago nell'area dove fanno i concerti e sui pratoni dove vanno tutti l'erba è altissima». Grassi parla di «vergognosa disattenzione al verde, prima preda di Roma capitale, poi abbandonato a se stesso. Ora ne paghiamo le conseguenze. Un problema serio: perché in tempi di crisi i parchi diventano oasi cittadine per quanti non possono permettersi altro. E adesso inizia la fase di massima frequentazione». L'eccessivo degrado del parco era stato posto all'attenzione del commissario Tronca che aveva parlato di finanziamenti straordinari. «Per le ville servono importanti interventi strutturali, anche perché sotto alla maggior parte ci sono cave e catacombe. La nuova amministrazione se ne dovrà far carico assolutamente». «Quattro persone e l'attrezzatura sono arrivate. Intanto abbiamo cominciato con il taglio dell'erba e delle siepi nelle zone più frequentate - replica Mauro Ianese responsabile del verde pubblico del II Municipio - è possibile sia ancora sfuggito qualcosa, stiamo parlando di un'area, quella di Villa Ada, pari a 160 ettari».