Vigili assenti a Roma, Clemente: «Sospetti su oltre 40 agenti è stato un attacco alla città»

Vigili assenti a Roma, Clemente: «Sospetti su oltre 40 agenti è stato un attacco alla città»
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Sabato 3 Gennaio 2015, 05:58 - Ultimo aggiornamento: 08:38
L'inchiesta sullo sciopero selvaggio di Capodanno procede a tamburo battente. Tanto sono già state individuate 44 assenze sospette, «che meriteranno un approfondimento soggettivo». Raffaele Clemente, da oltre un anno comandante della polizia locale di Roma Capitale, vuole andare fino in fondo su quello che considera «un piano evidente, per fortuna fallito, di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini».



Comandante, l'83 per cento di assenze tra i suoi uomini, la notte di San Silvestro, è un attacco a lei o all'amministrazione?

«Credo che sia un attacco alla città, non un fatto personale contro di me».



Eppure le cause scatenanti sembrano il criterio della rotazione continua, da lei introdotto, e la riforma del salario accessorio, entrata in vigore il 1° gennaio.

«C'è di sicuro una vertenzialità diffusa nella polizia municipale, che riguarda il salario accessorio, il piano anticorruzione e la riforma complessiva del Corpo. Ma quando la protesta esce fuori dalle regole diventa inaccettabile».



I sindacati di categoria la accusano di mancanza di dialogo.

«Abbiamo provato a dialogare in tutti i modi possibili, evidentemente fino a ora con scarsi risultati. Ma è difficile fare grandi passi avanti se l'altra parte è irriducibile. In questo caso il dialogo si ferma, ma noi confidiamo di continuare a tenerlo aperto».



Quali sono i punti che lei ritiene irrinunciabili nella trattativa sindacale?

«Il rispetto delle regole. Ed è evidente che quanto è successo la notte di Capodanno non ne fa parte».



Siete pronti a licenziare gli autori di abusi?

«Alla fine dell'inchiesta riferiremo ciò che avremo riscontrato a tutte le autorità che possono essere interessate: la magistratura, per i profili penali, il Garante per gli scioperi, per ciò che riguarda la regolarità delle proteste sindacali».



E voi?

«Se sarà necessario prendere anche provvedimenti disciplinari interni all'amministrazione, lo faremo senz'altro».



Avete già riscontrato irregolarità?

«Ci sono 44 posizioni che, dai primi accertamenti, meriteranno un approfondimento soggettivo. Ma valuteremo gli avvenimenti di Capodanno nella loro globalità, con attenzione anche alla documentazione sanitaria che è stata presentata per giustificare le assenze».



Le indagini potrebbero estendersi anche ai medici?

«Questo potrebbe stabilirlo l'autorità giudiziaria, affidandoci gli accertamenti in ambito di delega».



L'amministrazione come può, in futuro, difendere se stessa ai cittadini dal ripetersi di situazioni del genere?

«Utilizzando le regole che abbiamo. Ho letto con soddisfazione le dichiarazioni del premier Renzi sulla riforma della pubblica amministrazione, che mi sembra giusta e necessaria».



Crede che ci fosse l'intento di mettere a repentaglio la sicurezza cittadina?

«Sono convinto che l'intenzione fosse questa. Ma i provvedimenti che abbiamo preso, attraverso la reperibilità e la disponibilità di tanti colleghi a tornare in servizio ci hanno permesso di portare a termine la notte di Capodanno in maniera sicura e senza problemi. Il tentativo, insomma, è fallito».



Il nuovo salario accessorio, da fonte di tensioni sindacali, può diventare un modo per premiare chi evita comportamenti scorretti?

«Nel nuovo contratto decentrato ci sono delle norme che vanno proprio in questa direzione. È giusto premiare chi si comporta correttamente ed è disponibile sul lavoro».