Dalla bengalese «potente» alla tata italiana delle cinesi convivenza difficile tra donne

Dalla bengalese «potente» alla tata italiana delle cinesi convivenza difficile tra donne
di Raffaella Troili
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Domenica 15 Dicembre 2013, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 15:18
Convivenze non facili tra donne. Sempre, ma in particolare a Torpignattara.

Radio strada dice che le arabe siano infastidite dalle intraprendenti rappresentanti della comunità bengalese e che nella Casa delle donne dove s’insegna italiano ci sia maretta tra loro. E poi si dice a Torpignattara che le cinesi pensino solo al lavoro e ormai guardino tutte dall’alto in basso. Quanto alle italiane, quelle giovani come Carla Ottoni, hanno occhi dolci quando indicano l’angolo dov’era la pasticceria del nonno e occhi decisi quando si parla del progetto di recupero del Cinema Impero, che il quartiere vuole trasformare in un centro polifunzionale «sarà il simbolo della rinascita».



L’Anna Wintour di Torpignattara è Laila, bengalese, il negozio pieno di veli colorati, la figlia che studia legge, tifa Roma e parla romanaccio, il marito «un uomo importante della comunità bengalese». I ricordi di Sara Yan Yan (il marito ha aperto il primo ristorante in zona 25 anni fa) si fermano a 10 anni fa: «Era un posto bellissimo». Vende scarpe di marca a 29 euro. «Ma i bengalesi non spendono, non guardano la qualità e gli italiani se ne vanno. Me ne andrò dove vanno gli italiani, per me e i miei bambini qui non c’è futuro». Resistono le italiane nate e cresciute qui, «in via della Marrana». E si trasformano. Davanti alla Pisacane alle 16,30 c’è Elisabetta Merli, fa la baby sitter da una vita a una famiglia di cinesi e lì a prendere i bambini.



«La madre lavora non c’ha mai tempo di guardarli - dice chioccia - e poi le cinesi cercano persone che sappiano badare ai figli come sappiamo fare noi». Aveva già tre figli, quando Ivana le ha affidato la piccola di quattro mesi. Poi ne sono arrivati altri tre. Anche lei è nonna («ma mia figlia non lavora»), così Elisabetta - come altre signore di Torpignattara - si dà da fare. Va a prendere a scuola, porta dal dottore, a fare sport, intrattiene fino a sera i piccoli cinesi di Torpignattara. Che ammuina quaggiù.
 
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