A quel punto i Carabinieri hanno voluto vederci chiaro e, grazie all’intervento di personale specializzato dell’Acea, è emerso che la casa in uso ai fratelli non aveva alcuna utenza di energia elettrica attiva, benché al suo interno fossero presenti elettrodomestici di uso quotidiano. Come è emerso poco più tardi, la corrente veniva fraudolentemente sottratta al condominio grazie a quel collegamento posticcio scoperto dai militari nei pressi dell’ascensore, il cui consumo andava a gravare sui conti del condominio stesso per diverse migliaia di kWatt. Per i due fratelli, quindi, sono scattate le manette ai polsi e, a seguito del rito direttissimo celebrato questa mattina, sono stati rimessi in libertà in attesa di processo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA