Roma, il volume è troppo alto: spento il piano bar a via Veneto

Roma, il volume è troppo alto: spento il piano bar a via Veneto
di Rosalba Emiliozzi
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Lunedì 22 Agosto 2016, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 08:55

Musica altissima, ridotta a rumore molesto. Succede in via Veneto, la strada della Dolce Vita, degli alberghi da film e del turismo dorato dove il rispetto dell'armonia dovrebbe essere una regola non scritta.
A chiamare i carabinieri della stazione Roma Vittorio Veneto, sono stati alcuni condomini ma anche gli albergatori per le proteste dei clienti infastiditi dalla musica troppo alta proveniente da un locale ristorante accanto alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Al Sapore, già finito tre mesi fa in un esposto per la musica che stordisce, è intervenuto sabato sera anche il personale specializzato dell'Arpa Lazio che ha accertato, con gli strumenti fonometrici, che la musica superava i limiti e arrecava disturbo. L'impianto di diffusione e l'attrezzatura del piano bar sono stati posti sotto sequestro, denunciato il titolare del locale che resta aperto ma senza musica.
 
NON SOLO DECIBEL
«Secondo me dopo la mezzanotte la musica si deve abbassare» dice Pietro Lepore, proprietario dell'Harry's Bar e vice presidente dell'Associazione Via Veneto, da due anni impegnata a mantenere quell'atmosfera unica che fa sognare di essere in un set di Hollywood. Via Veneto, più di altre zone simbolo, soffre i problemi della Capitale. E l'Associazione - 32 soci tra alberghi e attività commerciali - non si stanca di segnalarli. Il traffico, una quantità di auto e mezzi pesanti che in certe ore impedisce a turisti e passanti anche di attraversare, è al centro dei problemi. «Questa non è una strada ma un'autostrada - dice Lepore - con una mole di traffico incredibile. Noi abbiamo un progetto di semi pedonalizzazione di via Veneto in modo da convogliare le auto in altre vie. Bisogna fare qualcosa altrimenti così via Veneto andrà a morire». Al Comune l'Associazione ha proposto anche lo spostamento del varco Ztl da metà via Veneto a piazza Barberini. «Molti ora sbagliano a imboccare la via e davanti all'ambasciata americana ci sono stati diversi incidenti» ricorda Lepore.

PIANTE INCOLTE
Problema piante. «Da dodici anni non si fanno le potature degli alberi - riferisce Lepore - ci sono platani alti 12 metri, superano le case e offuscano la pubblica illuminazione, e anche le magnolie hanno bisogno di essere sfoltite. Abbiamo fatto richiesta all'ufficio giardini, specie quando c'è stato il passaggio della Mille Miglia, ma nessuno ci ha risposto se non dire, a voce, la solita frase: non abbiamo i soldi».
Emergenza ratti. In via Campania tempo fa sono stati avvistati topi in massa, l'allarme igienico sanitario è stato segnalato al Municipio I che, in questo caso, è subito intervenuto.

ARCHI SENZA FARI
Poi c'è il caso, davvero incredibile, delle lampadine fulminate. «Agli Archi di Porta Pinciana, sempre ammirati dai turisti, i fari sono spenti perché mancano le lampadine» dice Lepore. La manodopera e la sostituzione spettano al Comune, ma anche in questo caso non si riesce a trovare il modo per fare un'operazione banalissima.

I PROGETTI
Ma ci sono anche tante energie e tanti progetti a buon punto su via Veneto. E l'Associazione è in prima fila per impegno. Intanto ogni Natale la via, per addobbi e iniziative, sarà sempre più bella e affascinante, vicina a quell'idea di grande set cinematografico che emana nel mondo. Tra le iniziative più azzeccate, l'arrivo di tappa della mitica Mille Miglia. E ora, in collaborazione con il Comune, l'Associazione si occuperà del rifacimento delle aiuole, i primi di gennaio, nell'area occupata dal gazebo del Cafè de Paris, smantellato dopo la chiusura due anni fa.

rosalba.emiliozzi@ilmessaggero.it
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