LA RICOSTRUZIONE
E' successo venerdì verso le 14,15, mentre la poliziotta stava tornando a casa al termine del turno di lavoro. Prima si è qualificata e poi gli ha intimato con decisione di fermarsi, ma niente, non è bastato neanche questo a far desistere il maniaco. L'uomo, infatti, ha continuato a toccarla, tentando anche di baciarla. Le si è avvicinato con i pantaloni slacciati appena lei è salita in via Nazionale. «Gli ho detto di smetterla e che stava compiendo un reato grave racconta l'assistente capo gli ho fatto anche vedere il tesserino, ma lui continuava. Sull'autobus c'erano poche persone e alcune ragazzine di 14 anni molto spaventate, ho temuto che potesse molestare anche loro». Il trentanovenne, alto un metro e 90, continuava a toccarle il seno e le parti intime. Nessuno sull'autobus è intervenuto per aiutare la donna di origine polacca prima e la poliziotta dopo, che a quel punto ha reagito. Dopo averlo immobilizzato lo ha arrestato ed è sono scesa con lui alla fermata della stazione Termini. «Lui cercava di divincolarsi prosegue - e ho chiamato il 112 per avere l'ausilio di una pattuglia. Sul posto sono subito arrivati i colleghi». «Ho fatto solo il mio lavoro, ma spero che possa dare la forza alle donne di denunciare le violenze che subiscono», ha aggiunto la poliziotta che ha lavorato anche al progetto Questo non è amore con la presenza del Camper Rosa della Polizia in varie province d'Italia, dove sempre più donne denunciano violenza fisica e psicologica». Forza che ha trovato la donna di origine polacca. «Ha molestato anche me prima che lei salisse ha raccontato alla poliziotta e non è la prima volta che mi capita sui mezzi pubblici. Grazie per avermi dato il coraggio di denunciare».
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