Roberto Stasi ha lasciato un biglietto sul quale sottolinea la ”profonda solitudine” che stava attraversando. Ora c’è da capire se il professore avesse subito o meno una forte delusione nella sua attività di medico. Lo stanno accertando i poliziotti che comunque propendono per l’ipotesi della depressione come causa scatenante il suicidio.
Lo ricorda anche l’Agenzia del Farmaco Italiana che tra l’altro in una nota scrive a riguardo del professore Roberto Stasi: «E’ venuto a mancare un grande medico, ematologo e oncologo, con cui l'Agenzia ha avuto l'onore di collaborare. Il suo impegno nell'ambito regolatorio era ormai stabile da qualche anno e, nonostante dal 2009 esercitasse la sua professione in Inghilterra, non aveva smesso di garantire il proprio supporto alle attività per le quali l'Agenzia aveva richiesto il suo contributo».
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