Grande festa allo scoccare della mezzanotte per i 100 anni di Nonna Rosa Niccolai Giustiniani. In quaranta, tra figli, nipoti e tre generazioni di amici, si sono ritrovati nella casa romana della famiglia per festeggiare la signora Rosa tra fuochi d’artificio, striscioni, torte, con gli auguri speciali anche di Papa Francesco che le ha scritto una lettera.
Nata a Scarlino, piccolo centro medievale della Maremma, precisamente un secolo fa, il 2 marzo 1915, da quasi quarant’anni ha unito nel cuore Roma al suo paese d’origine, avendo vissuto due guerre mondiali, la monarchia e il succedersi di quasi tre repubbliche.
E' trascorso un secolo da quando fu battezzata in fretta perché il padre stava partendo soldato per il fronte della Grande Guerra; da quando - ricorda con estrema lucidità - da bambina negli anni Venti aiutava il padre, esattore dello Stato, a fare i conti dei soldi delle tasse con Lire lunghe come lenzuoli che divideva come oggi i bambini fanno con le figurine dei calciatori; e da quando alla fine della Seconda Guerra Mondiale è scappata di casa per sposare di nascosto l’amore di una vita che l’ha prematuramente lasciata trent’anni or sono.
Oggi vive per lunghi periodi a Roma a casa del figlio maggiore, Carlo e della moglie Enza, che la curano come una figlia.