«Una situazione ben distante da quello che il premier vuole farci credere soprattutto nell'ultimo periodo - commenta il segretario della Uil Rua, Americo Maresci - il Governo sta ripetendo che bisogna porre attenzione alla ricerca, noi assistiamo ai licenziamenti dei precari. C'è qualcosa che non quadra. Che il tutto stia accadendo poi subito dopo l'elezione del nuovo presidente del Cnr, voluto dallo stesso Governo, ci pare rappresenti ancor più una contraddizione».
«Il nostro Paese è quello che investe meno in scuola e ricerca: appena il 4,3% del Pil contro una media del 5,6%.
Percentuale bassissima soprattutto se rapportata ai Paesi leader nel settore come la Norvegia (8,7% del PIL), Nuova Zelanda (7,4%), Svezia (6,8%) e Regno Unito (6%). Una situazione che andrebbe risanata e che invece rischia di precipitare sempre più, conclude Maresci. Per questo le categorie della ricerca di Cgil e Uil hanno organizzato per giovedì 19 maggio dalle 9.30 una manifestazione davanti alla sede del Cnr, in piazzale Aldo Moro, in concomitanza con lo svolgimento del Consiglio di Amministrazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA