La rapina fallì per la reazione di D'Apollonio che uccise uno dei banditi, il romeno Nicolas Valentin Barbat. Il gup, a conclusione del processo tenutosi con il rito abbreviato, ha inflitto cinque anni e quattro mesi di reclusione a Robert Costantin Grancea e ad Adrian Liviu Petrascu. Il loro complice Gheorghe Prisacaru è stato condannato a quattro e otto mesi di reclusione. Per tutti è stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici ed il pagamento di una provvisionale ai coniugi D'Apollonio di 50 mila euro. Il pm aveva chiesto la condanna degli imputati a tre anni e sei mesi di carcere.
I tre romeni dovevano rispondere di essersi introdotti nella villa dei coniugi, sulla Nomentana, e di aver immobilizzato ed imbavagliato Ilaria Ciocchetti per appropriarsi dei beni dei coniugi, assistiti dagli avvocati Diego Perugini e Sonia Battagliese. La reazione di D'Apollonio fece naufragare il tentativo di rapina. Per la morte di Barbat, D'Apollonio è indagato per omicidio volontario, in un altro procedimento.
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