Roma, cartelli elettorali senza regole: "bucati" marciapiedi e aiuole

Roma, cartelli elettorali senza regole: "bucati" marciapiedi e aiuole
di Beatrice Picchi
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Sabato 2 Aprile 2016, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 18:16

Vecchie, ingombranti, arrugginite, pericolose: le plance elettorali sono tornate a invadere e distruggere i già dissestati marciapiedi della città dall'Eur a Montemario, dai Parioli fino all'Appio. Gli scheletri di metallo stanno arrivando in via della Balduina e via Massimi, sulla circonvallazione Ostiense, viale Marconi fino all'Ostiense. Gli ultimi sono stati montati in via Nemorense, lungo il parco. Quasi trenta metri di bandoni gialli e logorati si innalzano sul marciapiede, decine di buchi hanno già spaccato l'asfalto, intorno ai fori pezzi di legno e rotoli di cartone fanno da picchetto ai pali più alti e pesanti. La pavimentazione lungo il parco era stata rifatta appena pochi mesi fa: ora è di nuovo un campo minato. Stefano Erbaggi, Jessica De Napoli e Paolo Holljwer, esponenti della Lista Marchini, oggi alle 10,30, si ritrovano, insieme a un gruppo di volontari, per sistemare i marciapiedi disastrati. Appuntamento tra via di Priscilla e piazza Crati armati di guanti e senso civico. «Non solo le strade, ma anche i marciapiedi del II municipio sono completamente dissestati - dicono - A quanto pare alla giunta Pd non basta il record negativo del territorio con il più alto numero di strade chiuse per buche, vuole raggiungere anche quello dei marciapiedi più pericolosi di Roma».
 

 
LE POLEMICHE
Le plance elettorali, che nei periodi di campagna elettorale crescono in ogni quartiere portandosi dietro una scia infinita di critiche, danni e polemiche, spesso occupano gran parte di marciapiedi già stretti, costringendo le persone a fare slalom tra buche, radici di alberi e pali arrugginiti. Su via dei Giordani, dietro Villa Ada, è impossibile passare con una carrozzella, per non parlare di un passeggino o del carrello della spesa. «Ogni elezione è la stessa storia - sostiene Giuseppe Gerace, presidente del II municipio - il Comune, in particolare il Dipartimento al Commercio, decide dove mettere le plance e manda gli operai a montarle, senza alcun tipo di consultazione o condivisione con la nostra amministrazione. Li metteranno anche in via Dire Daua, dove lo spazio è strettissimo».

IL DEGRADO
Per Lorenzo Grassi, vicepresidente del consiglio municipale, alle migliaia di buche e crateri che tappezzano le strade della città, si aggiunge da anni questa nuova forma di degrado. Si distrugge un bene pubblico, il marciapiede, per consentire ai candidati di esporre i manifesti elettorali per pochi giorni. Poi, a elezioni finite, sull'asfalto rimangono i segni dell'incuria: un percorso di buchi e decine di cartelloni accartocciati.
 

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