Obbiettivo: comprare i pannolini per uno dei “pupi”. Ma quando ha accostato per parcheggiare, un altro automobilista ha visto nella manovra uno “sgarro”, è sceso, una parola tira l’altra ed è finita a pugni e a calci.
La lite, una banale lite stradale, è scoppiata sabato pomeriggio in via dell’Oceano Indiano, tra l’Eur e Decina, davanti a un supermercato della catena “Elite”. «Era un ragazzo italiano su venticinque anni - raccomta il domestico di Totti - Avevo appena parcheggiato. Lui stava davanti. Deve avere pensato che avevo fatto chissà cosa. Ma avevo solo trovato un posto e davanti a me non c’era altro spazio. Si è fermato, è uscito, è sceso, è venuto verso di me, ha urlato qualcosa e ha cominciato a prendere a calci la macchina. Una, due volte, tre. A quel punto ho aperto lo sportello. Gli ho dato una spinta. Lui è caduto. Quando si è rialzato, mi ha dato un pugno. Mi usciva il sangue dalla bocca e quello non la finiva. Sono intervenuti due ragazzi a fermarlo e a quel punto ho chiamato al telefono il mio datore di lavoro».
Totti era a casa, a poche centinaia di metri. Prima di uscire ha avvertito i carabinieri. La sede del Nucleo Radiomobili è lungo via dell’Oceano Indiano. Ma il capitano è arrivato in un minuto e ha preso di petto il giovane italiano. «Aho’ gli ha detto ma che stai a fa’? Uno litiga, basta un vaffanc... e te meni come un fabbro? Ma che te dice la testa?». Una pattuglia dell’Arma nel frattempo stava arrivando a sirene spiegate e davanti al supermercato si era raccolta una piccola folla. Il gruppetto che si era formato quando è scoppiata la lite è diventato un gruppone quando i passanti hanno cominciato a riconoscere Totti.
I carabinieri hanno riportato la calma. È arrivata anche una pattuglia dei vigili urbani. Si è sparsa la voce che ci fosse pure Ilary. La folla si è ingrossata. Totti spiegava, il filippino si asciugava il sangue, il rivale se ne stava in un angolo e bofonchiava: «Ma che ve credete, aho’, ma chi e credete de esse’». Gli uomini dell’Arma alla fine, accertati i fatti, hanno identificato tutti. Il giovane italiano è stato denunciato a piede libero per lesioni. Il capitano, dopo la piccola ”lezione”, è tornato a casa. Perez, ammaccato, ha portato a termine la missione: pannolini per Chanel, la femminuccia di casa Totti.
L. Lip.
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