E’ panico per l’emergenza alberi pericolanti sul litorale romano. Mentre i periti del tribunale sequestrano radici e fusto del pino assassino della via Cristoforo Colombo, infatti, i centralini dell’amministrazione locale sono tempestati da segnalazioni di rami a rischio.
Assistiti dai vertici del Servizio giardini di Roma e del X Municipio, i tecnici di fiducia del magistrato che indaga sul caso di omicidio colposo hanno disposto il sequestro delle radici dell’albero, affidate in custodia agli uffici di via del Parco di Ostia, e hanno portato via il pezzo di tronco legato con un cavo d’acciaio.
Stando alle prime indiscrezioni riguardo al sopralluogo sui resti dell’albero omicida del km 17,800 della Colombo, avrebbe destato sorpresa il fatto che nonostante un apparato radicale ridotto al minimo, il pino godesse di ottima salute: le pigne ancora verdi erano cariche di pinoli, le fronde ricche di aghi brillanti e, nell’interno, grondanti di linfa e di resina.
Intanto, dopo il tragico evento, il X Municipio è stato sommerso di segnalazioni da parte di cittadini e comitati preoccupati per le singole situazioni di pericolo. In una settimana sono state ben 135 le indicazioni di casi diversi di alberi o rami pericolanti su strada. Gli operai del Servizio giardini si sono attivati persino di domenica sera per mettere in sicurezza grossi pini su via Ermanno Wolf Ferrari, all’Infernetto, dove altri due alberi malconci sono stati sistemati in appena 24 ore. Altri interventi urgenti sono attesi in via Capitan Casella e in via Bertolotto.
Intanto stanno per cominciare le potature per la messa in sicurezza della via del Mare tra Ostia Antica e Dragona. Per due settimane è prevista la circolazione a senso unico alternato.