Ostia antica, il Wall Street Journal: «Sito archeologico da valorizzare»

Ostia antica, il Wall Street Journal: «Sito archeologico da valorizzare»
2 Minuti di Lettura
Sabato 30 Gennaio 2016, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 12:25

Anche il Wall Street Journal parla di Ostia Antica. Il quotidiano statunitense sottolinea che il sito archeologico, malgrado un incremento delle visite, è stato raggiunto da soli 321mila turisti: «pochissimi - si legge nell'articolo - se paragonati ai sei milioni del Colosseo e dei Fori imperiali». I fondi del governo ricevuti nel 2014, scrive il quotidiano, non bastano perché parecchi vengono investiti per nuovi scavi e non per la risistemazione dell'area. 

«Dopo la nostra denuncia dei giorni scorsi, relativa alla chiusura del Castello di Giulio II - ha commentato Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia - nello storico borghetto ostiense, anche il Wall Street Journal ha dedicato un articolo allo stato di trascuratezza in cui versa Ostia Antica. Provoca sgomento ai media internazionali il fatto che possediamo un sito archeologico tra i più importanti del mondo e non siamo in grado di valorizzarlo». 

«Una ricchezza storica del genere potrebbe creare un indotto di milioni di euro, se solo ci fosse un piano di sviluppo turistico, che riuscisse ad attirare i visitatori provenienti da tutto il mondo - aggiunge - Altre nazioni, possedendo attrazioni meno importanti, riescono a trarne più profitto. Purtroppo ci troviamo in una situazione in cui gli scavi sono prerogativa di una élite di turisti che arriva a Roma già informata e che, giunta ad Ostia Antica, come racconta il Wall Strett Journal, deve raggiungere gli scavi 'per intuizione'. Continuiamo a dare all’estero un’immagine pessima del nostro Paese, che gestisce con disattenzione e noncuranza le meraviglie storiche ed artistiche che possiede e che tutto il mondo invidia». L'appello di Bordoni al Governo riguarda il porre il problema di Ostia Antica all'ordine del giorno nelle prossime settimane. «Invitiamo il Ministro a recarsi in loco personalmente per rendersi conto della situazione del sito e per poter valutare gli interventi di cui necessita».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA