«Abbiamo visto un'auto che sopraggiungeva nella nostra stessa direzione, sulla medesima corsia e siamo riusciti ad evitarla per miracolo – è il suo racconto - Dopo il mancato impatto abbiamo proseguito. Ma abbiamo notato, attraverso lo specchietto retrovisore, che i nostri amici non c'erano più. Viaggiavano sul motorino, dietro di noi, erano spariti. Allora abbiamo deciso di tornare indietro perché temevamo che fosse successo il peggio».
Lo scontro violentissimo ha svegliato chi abita nei dintorni. «Stavo dormendo quando ho sentito un rumore pauroso e mi sono alzato immediatamente dal letto perché immaginavo che si trattasse di un incidente – racconta un ex carabiniere in pensione che vive nell'abitazione di fronte al tratto di strada in cui è avvenuto l'incidente – D'altronde non è la prima volta che accade. Qui capitano spesso incidenti ma nella maggior parte dei casi si tratta di auto che vanno fuori strada anche perché non vi sono bande sonore né lampioni. Mi ha addolorato vedere che invece a terra c'erano i corpi di due giovani. Subito ci siamo attivati per chiamare i soccorsi. Ho visto che uno dei ragazzi era vicino all'auto che lo aveva investito e ho visto la scia di sangue. L'altro invece era stato sbalzato vicino al cancello di casa mia. Gli ho sentito il polso e ho capito che era vivo. Poi di lui si è occupata mia figlia che è infermiera in attesa che arrivasse l'autoambulanza».