Sono stati iscritti nel registro degli indagati i due motociclisti coinvolti nell’incidente stradale in cui venerd� scorso sulla via Cassia ha perso la vita la diciottenne Valentina Giannini.

La ragazza era in sella alla moto Ktm di un suo amico quando, per cause non ancora del tutto chiarite ha urtato una Fiat Panda capovolgendosi più volte fino a spezzarsi. Il corpo di Valentina è finito in mezzo alla strada mentre sopraggiungeva in senso contrario un’altra moto che potrebbe averla urtata violentemente. Ma è un particolare ancora tutto da verificare.

L’iscrizione nel registro degli indagati di entrambi i motociclisti è comunque un atto dovuto, da parte della procura. Tuttavia l’iter che preannuncia sarà ulteriormente doloroso per il giovane amico di Valentina già particolarmente provato anche se la madre della diciottenne ha espresso parole di comprensione nei suoi confronti: «Non hai alcuna colpa, stai tranquillo» gli avrebbe detto la madre di Valentina. L'altro indagato è l'autista della moto Ducati. Il ventottenne aveva cercato in tutti i modi di evitare la ragazza, uscendo anche di strada e procurandosi fratture multiple. «Siamo profondamente scossi per la tragica scomparsa di Valentina - afferma Emanuele Mancuso, il suo difensore - comunque la dinamica è ancora da chiarire».

LA DINAMICA

Resta da verificare tra l’altro se la velocità a cui andava il centauro a bordo della Ducati fosse troppo elevata. Proprio sulle dinamiche dell'incidente si stanno concentrando le indagini, svolte dai vigili del XV Gruppo diretti da Donatella Scafati, e coordinate dal sostituto procuratore Francesco Scavo. Un aiuto per gli investigatori potrebbe arrivare da un testimone che, subito dopo l'incidente, aveva lasciato i suoi riferimenti al ragazzo che guidava la Ducati. Non risulta al momento indagato invece l'altro giovane coinvolto nell'incidente, l'autista della Fiat Panda su cui il Ktm avrebbe sbattuto. Sul luogo dell’incidente, in via Cassia Nuova, restano i segni del mesto pellegrinaggio degli amici di Valentina: fiori, una sciarpa della Roma e le parole che gli amici hanno rivolto alla diciottenne, sui bigliettini che hanno appeso ad un albero.