IL FENOMENO
Sulla carta le strutture extralberghiere autorizzate sono 7.573 e offrono 62.547 posti letto (l'elaborazione di settembre è di Open Data Turismo Roma Capitale). L'elenco vede al primo posto per numero le case vacanza: 3.400 strutture che offrono legalmente 14.418 posti letto. Secondo una stima di Confcommercio la metà dei 30 mila posti letto abusivi viene offerto dalle “case vacanze” non autorizzate, l'altra metà dai b&b. L'abusivismo comporta la mancata comunicazione alla Questura degli ospiti, atto, ormai semplicissimo: la procedura è online (un tempo ogni mattina si doveva consegnare al commissariato di zona la cosiddetta schedina di notifica). Chi omette la comunicazione rischia al denuncia penale.
IL GIUBILEO
«Migliaia di persone non registrate ogni giorno dormono a Roma, è allarmante dal punto di vista della sicurezza, soprattutto in vista del Giubileo - dice Tommaso Tanzilli direttore generale Federalberghi Roma e Lazio - abbiamo portato il tema all'attenzione della Prefettura che ha accolto il nostro appello e a breve ci sarà la firma di un protocollo d'intesa per l'attivazione di un software che possa stanare sul web chi è abusivo». Ieri nel blitz dei carabinieri in centro, sono state trovate quattro case vacanza illegali. Per otto titolari di altre tipologie di strutture extralberghiere, è scattata la denuncia: non avevano registrato gli ospiti. Problemi di sicurezza, ma anche perdita di introiti. «La stima per il mancato pagamento della tassa di giorno è di 10-15 milioni di euro» aggiunge Tanzilli.
LA NORMATIVA
Preoccupazione per la sicurezza anche da parte della Regione. «Sul tema da tempo stiamo collaborando con la Prefettura - dice Giovanni Bastianelli, direttore dell'Agenzia Regionale del Turismo - il nuovo regolamento da noi elaborato affronta tra l'altro una tipologia di struttura ricettiva sempre più diffusa, quella dell'affitto turistico». Si affittano case per brevissimi periodi, una moda nata negli Usa, sempre più diffusa anche a Roma. Tipologia legale ma che al momento, per una sorta di “vuoto normativo” a livello nazionale, non prevede la comunicazione dei nominativi degli ospiti alla Questura. Migliaia di persone, di “turismi fantasma” sono ospitati in città. «La nuova norma del regolamento regionale prevede che i privati che effettuano affitti turistici comunichino intanto lo svolgimento dell'attività a Comune e Regione» conclude Bastianelli. Il passo successivo sarà quello di imporre anche a loro l'obbligo di comunicare alle forze di polizia il nominativo degli ospiti. E il Giubileo sta per iniziare.