Roma, 26 chili di droga nascosti in un B&B vista San Pietro: la Questura ordina controlli sulle strutture

Roma, 26 chili di droga nascosti in un B&B vista San Pietro: la Questura ordina controlli sulle strutture
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 26 Ottobre 2020, 11:00

Ventisei chili di cocaina purissima, sapientemente nascosti in una nicchia della camera da letto. Ma non di un appartamento fra tanti, magari in periferia dove le case dei residenti sempre più spesso si prestano al giro dello spaccio per l'occultamento di hashish, marijuana e coca. Stavolta la droga era stata nascosta nella stanza di un bed&breakfast con vista sul Cupolone. Ed è da qui, da quest'operazione condotta dagli agenti del XIV distretto Primavalle, guidati da Tiziana Lorenzo - che ha portato al ritrovamento anche di 75mila euro in contatti e all'arresto di tre italiani, due originari dell'Albania - che in via di San Vitale, sede della Questura di Roma, è partito il sospetto: quante altre strutture ricettive alternative, come appunto i b&b o le case vacanze o gli affitta-camere, in questi mesi di emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid-19 con il crollo vertiginoso delle prenotazioni, possono essere cadute nella rete criminale legata allo spaccio di stupefacenti? 

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Al Questore Carmine Esposito è bastato questo per diramare a tutti i nuovi distretti di polizia l'indicazione di controllare con una costanza giornaliera tutte le attività ricettive extra alberghiere disseminate nella città.

Compito degli ex commissariati, dunque, e nello specifico degli uffici amministrativi sarà quello di monitorare gli ingressi, che di regola devono essere sempre comunicati alla Questura dal titolare della struttura. Ma non solo i soggiorni anche le prenotazioni di poche ore, ad esempio, al fine di escludere che episodi come quello avvenuto non distante da San Pietro possano verificarsi ancora. 


L'operazione condotta dagli agenti del XIV distretto Primavalle è partita da un controllo su un 23enne, uno dei tre arrestati, fermato a piazza Pio XI qualche giorno fa. Il ragazzo è stato trovato con 40mila euro in contanti e di fronte alla reticenza mostrata per spiegare l'origine del denaro, gli agenti sono risaliti all'affitta-camere. Al suo interno sono stati trovati gli altri due uomini, poi arrestati e condotti in carcere, che allertati in qualche modo stavano cercando di disfarsi non solo della droga ma anche del materiale per il confezionamento. Nella stanza sono stati trovati anche una macchina conta soldi elettronica e 24 panetti, ognuno da un chilo di cocaina più altri 5 da 500 grammi. La droga - purissima - una volta immessa nel mercato avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro. «Può essere senz'altro un caso circoscritto - commenta la dirigente Tiziana Lorenzo - ma da quest'operazione è nato il sospetto che in un momento di forte difficoltà per molte strutture che non rientrano nel circuito ricettivo alberghiero, qualche titolare possa cadere o essere caduto nella rete, consapevole o meno, di affittare le proprie stanze a criminali o spacciatori. Per questo abbiamo ricevuto disposizione di aumentare i controlli». Solo nel territorio di Primavalle e nell'area del XIV Municipio ci sono oltre 150 strutture extra alberghiere, tra affitta camere e bed&breakfast. 

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