Roma, tavolino selvaggio, cambiano le tariffe
stangata su dehors e camion bar

Roma, tavolino selvaggio, cambiano le tariffe stangata su dehors e camion bar
di Elena Panarella e Fabio Rossi
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Sabato 4 Aprile 2015, 06:18 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 14:36
Canoni più alti nelle strade periferiche a vocazione commerciale, come via Tuscolana. Aumenti sostenuti nel centro storico anche per quegli ambulanti (come i venditori di fiori e frutta) che erano stati “graziati” nella prima stesura. E per i camion bar la stangata sarà diversa a seconda delle zone, anche per evitare censure del Tar, con aumenti consistenti (fino a 45 euro al giorno) nelle postazioni di maggior pregio e minori nelle altre zone. In attesa che i giudici amministrativi si pronuncino sui ricorsi che, fino ad ora, hanno impedito a Campidoglio e ministero dei Beni culturali di allontanare completamente questi ambulanti dalle aree di valore storico e monumentale. Dopo lo stop di metà marzo, quando la giunta decise di stralciare la delibera sulle nuove regole per l'occupazione di suolo pubblico dalle propedeutiche al bilancio, il nuovo provvedimento - chiesto anche dal commissario romano del Pd, Matteo Orfini - è in dirittura d'arrivo. La prossima settimana è in programma la conferenza dei servizi sul nuovo testo, che sarà poi approvato dalla giunta e passato all'esame del consiglio.





I CANONI Punto caldo della delibera è quello degli aumenti per i camion bar. La prima versione della delibera prevedeva una stangata indiscriminata per tutti: nella seconda si punta ad aumenti graduali a seconda dell'importanza delle postazioni. Per evitare sorprese sgradite - la prima versione avrebbe comportato per il Campidoglio tre milioni di minori incassi - si è deciso di alzare i canoni per tavolini e altre occupazioni in zone periferiche che, però, vantano afflussi di persone rilevanti. Gli ultimi dettagli da limare riguardano mercati settimanali, edicole e panchine delle gelaterie: ma in una decina di giorni le nuove tariffe dovrebbero essere licenziate dall'amministrazione.



LE NORME Tariffe a parte, la nuova delibera prevede sanzioni più severe per gli abusivi e un catalogo ufficiale per scegliere tavolini, sedie, dehors, ombrelloni e borchie di delimitazione per i bar e i ristorati. La lista degli arredi non riguarderà solamente il centro storico: ogni area avrà a disposizione una serie di soluzioni cui attenersi, con tanto di figure e fotografie dei diversi tipi di sedie, di tavolini e ombrelloni. Il nuovo elenco prevede anche il modello di borchie per delimitare l'area di occupazione di suolo pubblico. Obiettivo di tutta l'operazione, «rendere la pratica per la richiesta di occupazione di suolo pubblico più semplice», spiega l'assessore capitolino alle attività produttive, Marta Leonori.



«Con molti dei rappresentanti stiamo avviando un percorso condiviso positivo anche per quanto riguarda l'aggiornamento di regole che da un lato inaspriscono le sanzioni per chi non le rispetta, dall'altro semplificano la vita a chi invece lo fa - spiega Leonori - È per questo che abbiamo predisposto il catalogo degli arredi che nei prossimi giorni verrà validato per un ok definitivo anche dalla sovrintendenza statale». Nella nuova delibera «c'è proprio questo doppio aspetto - aggiunge l'assessore - una maggiore chiarezza delle tariffe ma anche una maggiore semplificazione per chi è nelle regole, e come si è visto con gli ultimi interventi su via Veneto, nessuno sconto per chi queste regole non le rispetta».



I CONTROLLI Sul tema della lotta all'abusivismo «c'era un impegno del ministero dell'Interno per una maggiore presenza di forze dell'ordine in città che ci possono permettere di riorganizzare la presenza sul territorio anche in preparazione del Giubileo - ricorda Leonori - Adesso abbiamo un nuovo prefetto, con cui riprenderemo il dialogo anche su questo aspetto». Ma dal I Municipio arrivano alcune critiche: «La nuova delibera presenta un aspetto disastroso - sostiene Nathalie Naim (Lista civica per Marino) - Si esautora il Municipio della competenza sui piani di massima occupabilità, prevedendo che i criteri vengano decisi e modificati dalla giunta capitolina».