Camion bar e bancarelle cento aree da liberare: «Andranno in periferia»

Camion bar e bancarelle cento aree da liberare: «Andranno in periferia»
di Camilla Mozzetti
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Martedì 10 Settembre 2019, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 14:50

L'elenco è pronto e i numeri sono da capogiro: 104 i camion bar, le bancarelle e i fiorai da spostare in zone diverse da quelle occupate oggi. Così ha deciso il Tavolo del Decoro che mesi fa ha finalmente chiuso il dossier sui posteggi del commercio su area pubblica tirando giù l'elenco delle postazioni ritenute incompatibili perché offuscano monumenti o comunque invadono luoghi di pregio della Città Eterna.
 



A cascata saranno altrettante le strade, le piazze le vie che dovrebbero tornare a respirare. Ma la partita è tutta aperta poiché l'amministrazione comunale e i Municipi devono ancora indicare le zone alternative dove procedere poi con le delocazzazioni. Le mosse che verranno scelte e di conseguenza adottate potrebbero alla fine portare a un risultato in parte scontato: la rivolta degli ambulanti che già promettono manifestazioni e rivolte di piazza. Il motivo? Con la cancellazione del principio di equivalenza (dare un altro posto commercialmente uguale a quello che si andrà a liberare) il Comune potrebbe alla fine scegliere zone anche in periferia se i Municipi soprattutto il I e il II che affogano sotto il peso degli ambulanti non troveranno per motivi di spazio altre aree sfruttabili all'interno dei propri confini territoriali. E non è questa solo un'ipotesi anche perché il Centro, ad esempio, ha più volte fatto sapere che non potrà ricollocare nessuno ambulante in quanto il Municipio è saturo.

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IL VERTICE
Domani si inizierà davvero a lavorare nella prima riunione della Cabina di Regia voluta dall'assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, dove i tecnici del dipartimento Attività produttive e quelli del Municipi con piantine e carte alla mano inizieranno a visionare i posti da liberare e le aree alternative da trovare. Il lavoro non sarà semplice ma ci sono almeno due certezze: la prima è quella di procedere con il rinvenimento dei nuovi posti per camion bar e urtisti incompatibili entro il 31 ottobre, seguendo poi con tutti gli spostamenti entro la fine dell'anno o al massimo nei primi mesi del 2020. Ma quali sono le zone e quali i numeri reali? Partiamo da San Pietro che il Tavol odel decoro ha definito zona rossa. Andranno via 16 camion bar che lavorano oggi sul lungotevere castello, in via della Conciliazione, in piazza Pio XII, a Porta Angelica mentre potranno restarne 3 (2 in via Crescenzio e 1 in via Fra' Albenzio). Per quanto riguarda, invece, l'area di Termini-Repubblica-Castro Pretorio-Esquilino-San Giovanni a dover sloggiare saranno soprattutto le bancarelle, comprese quelle che somministrano alimenti ma non a bordo dei furgoncini: via 7 camion bar (da via Giolitti a piazza dei Cinquecento, da via Marsala a via Nazionale fino a piazza Santa Maria Maggiore), 36 bancarelle, 10 stagionali. Al Gianicolo dovranno sparire i camion bar del Belvedere e a Villa Borghese quelli da largo Brasile, piazzale del Giardino Zoologico e via delle Magnolie, mentre a Testaccio i furgoncini di bibite e gelati dovranno liberare area di Monte dei Cocci e sull'Appia Antica dovrà sparire la postazione a ridosso della colonna del Canina.
 

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