Coronavirus Roma, primi camion bar già in strada: «Attenzione ai rischi igienici»

Un camion bar a Villa Borghese, Roma
di Camilla Mozzetti
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Sabato 9 Maggio 2020, 18:55

Il Campidoglio autorizza «con effetto immediato» e i camion bar rispondono “presente”. Dopo la decisione del dipartimento Attività produttive di permettere ai furgoncini che vendono bibite e panini di riaprire, i camion bar non hanno aspettato neanche 24 ore e già ieri alcuni erano ricomparsi in giro per Roma, a partire da Villa Borghese che, essendo un parco aperto al pubblico, conta già un numero notevole di romani a passeggio. Ma se dal punto di vista del “mercato” il provvedimento non fa una piega - i camion bar vendono alimenti e come i bar e i ristoranti possono lavorare vendendo prodotti da portar via - bisogna ora prestare la massima attenzione al modo con cui i vari ambulanti garantiscono il distanziamento sociale (che non è opinabile neanche per i furgoncini) e le attenzioni all’igiene e alla sanificazione. Ieri a Villa Borghese uno dei furgoncini intestato alla nota famiglia romana di ambulanti vendeva bottigliette d’acqua a 1,50 euro e panini a prezzi compresi tra i 5 e i 6 euro. Ma non è un problema di concorrenza sleale verso altre categorie abilitate all’esercizio in tempi di pandemia. 
 
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La questione dirimente riguarda l’igiene che queste strutture devono garantire all’utenza sopratutto in vista del fine settimana quando si presume che proprio Villa Borghese accoglierà un numero maggiore di romani che potrebbero avere fame o sete. Soltanto ieri i due operatori che erano dietro il bancone del furgoncino servivano i panini, battevano lo scontrino e prendevano il denaro dei clienti indossando sempre lo stesso paio di guanti, senza cambiarli tra un’operazione e l’altra. «Nell’ottica sociale in tempi di pandemia sono dirimenti le tutele sanitarie - commenta Giovanni Calabrò, direttore generale Tutela del consumatore Agcm - soprattutto per queste realtà che in determinati giorni potrebbero avere un’affluenza alta di clienti. Bisogna vedere l’igiene, la sanificazione, stiamo adottando tante forme di tutela per evitare il contagio e poi rischiamo di vanificare per un operatore che ti dà il panino con lo stesso paio di guanti con cui tocca i soldi». Servono in sostanza dei controlli sia per garantire il distanziamento e per assicurarsi che sia tutelata l’igiene. «Che verranno svolti - fanno sapere dal Comune - così come si fa per bar e ristoranti». 

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