Genzano, chiude il Centro Alzheimer: duecento famiglie senza assistenza

Genzano, chiude il Centro Alzheimer: duecento famiglie senza assistenza
di Giulio Mancini
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Venerdì 20 Dicembre 2013, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 11:49
I familiari sono stati avvisati il 12 dicembre: dovranno trovare un'altra sistemazione ai malati entro l'antivigilia di Natale, con tutte le complessit imposte dalla loro patologia e le difficolt conseguenti al periodo di feste. L'allarme è stato lanciato dall'Associazione Amici Alzheimer Onlus. “Chiudere un centro che si è sempre distinto come un fiore all’occhiello per il suo operato e che in tutti questi anni è stato un punto di riferimento per i malati provenienti da Roma e provincia - dichiara Claudia Martucci - è veramente uno scandalo, ma lo è ancor di più dover pensare che a pochi giorni dalle festività natalizie, la Regione Lazio, non abbia dimostrato alcuna sensibilità nei confronti dei malati ricoverati, obbligando la struttura ad interrompere il servizio degenza il giorno prima della vigilia di Natale. Non considerando il grave danno che verrà arrecato ai malati (che dovranno interrompere il loro percorso terapeutico) ed ai familiari che ovviamente, visto il poco preavviso, non possono ricoverare i loro cari in altre strutture specializzate né tantomeno garantirsi la giusta assistenza domiciliare.”

“Ora - prosegue Claudia Martucci - quello che chiediamo è un incontro ufficiale in Regione Lazio per avere le giuste risposte, perché è impensabile che in un paese che si ama definire “civile” nel 2013, vengano attuate disposizioni di questo tipo sempre piu’a discapito di persone malate. Sappiamo dalla Direzione Sanitaria del centro Alzheimer di Genzano, che sono previste da parte di organi competenti, delle verifiche in loco, noi chiediamo che si attui il tutto il prima possibile e che il centro possa riprendere la sua attività e continuare il suo operato a favore dei malati“.

Il reparto Alzheimer operante presso l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, è attivo dal 2004 ed ospita 20 degenti in regime di ricovero sollievo, ovvero per un periodo massimo di 90 giorni. Sono circa duecento gli assistiti dagli esperti in malattie dementigene quali alzheimer, demenze vascolari, demenze fronto-temporali. Quotidianamente, un’equipe specializzata, attua una serie di terapie di riabilitazione cognitiva, motoria, al fine di rallentare il decadimento cognitivo della patologia neurodegenerativa.
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