Buche stradali, è rivolta contro i mini-rattoppi

Buche stradali, è rivolta contro i mini-rattoppi
di Riccardo Tagliapietra
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Martedì 11 Febbraio 2014, 07:49
Buche riparate male, con provvedimenti inutili che non risolvono il problema. Soluzioni tampone che non possono rimediare il dissesto strutturale.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons punta il dito contro i furgoni carichi di bitume che in questi giorni stanno sistemando alla meno peggio le buche in città, 32 squadre mobilitate dal sindaco Ignazio Marino con il compito di riportare a galla la viabilità. E non importa se i presidenti dei Municipi più colpiti tendono a stemperare i toni, spiegando che si tratta di un intervento spot per uscire dall’emergenza. «Con le varie tasse che pagano i cittadini, non ultima la Tares e la quantità di multe che incassa Roma - aggiunge Rienzi, che sul suo tavolo ha centinaia di segnalazioni - la città dovrebbe avere strade lisce come biliardi».



IL CENTRO STORICO

Centocinquanta segnalazioni al giorno, invece, è il volume di denunce che arrivano direttamente al Primo Municipio, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Tatiana Campioni. «Per questo motivo - dice - quando cominceranno i lavori, dopo questi interventi tampone, chiederemo alle aziende che intervengono le fotografie prima e dopo la riparazione. Va detto, però, che per ora i soldi a disposizione per rimettere mano alla viabilità sono davvero pochi, appena 800mila euro, un’inezia rispetto a quello che servirebbe realmente».



IL BITUME

«Le buche non si riparano: in questi giorni inizieremo a riasfaltare le strade», spiega Andrea Tassone, presidente del X, uno dei Municipi più colpiti. «Coprire le buche è inutile. Qui sono anni che non si fa nulla, il manto stradale è pietoso, il territorio è abbandonato a se stesso. Quando si riparano le buche, dopo dieci giorni stiamo come prima, quindi noi rifaremo le strade, il bitume non ci interessa, non vogliamo buttare i soldi dei cittadini». Soluzione inutile, quella del bitume, anche per Valentino Mancinelli, presidente del X Aurelio. «Il problema è che nel pronto intervento le ditte mettono l’asfalto a freddo - commenta - ma dopo pochi giorni, quando il tempo migliora, deve essere sostituito con l’asfalto a caldo, altrimenti rischia di tornare a galla il danno. Noi stiamo tentando di mettere in piedi un programma di sostituzione dei tratti più ammalorati. Per i soldi ricorreremo anche a debiti fuori bilancio, perché su situazioni di sicurezza improcrastinabili si è chiamati a intervenire. Rimane comunque una situazione complicata».



LE DENUNCE

Intanto in molte zone, dopo i primi interventi, colpa anche della pioggia persistente, le buche appena coperte tornano a riaffiorare. «Abbiamo segnalazioni di auto danneggiate dal bitume - aggiunge Renzi del Codacons - oltre a quelle che hanno subito danni per le buche, con gomme tagliate, ammortizzatori rovinati. Danni che il Comune dovrà risarcire». Il consiglio dell’associazione per chi rimane vittima delle buche stradali è di fotografare buca e danno all’auto, chiedendo l’intervento della polizia municipale.

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