Roma, bimbi uccisi dalla madre a Rebibbia: le lacrime di medici e infermieri del Bambino Gesù

Roma, bimbi uccisi dalla madre a Rebibbia: le lacrime di medici e infermieri del Bambino Gesù
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Giovedì 27 Settembre 2018, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 13:24

Due piccole bare bianche, una delle quali minuscola, intorno alle quali si sono stretti i medici e gli infermieri dell'ospedale Bambino Gesù e le puericultrici di Rebibbia. Si sono svolti questa mattina nella chiesa di Sant'Onofrio a Roma, a fianco all'ospedale pediatrico, i funerali di Faith e Divine, i due bambini di 6 e 19 mesi uccisi lo scorso 18 settembre dalla madre, Alice Sebesta, la 30enne tedesca detenuta nel carcere di Rebibbia. Ad officiare il rito funebre il cappellano di Rebibbia, don Sandro Spriano che nella sua omelia ha invitato tutti ad una «maggiore responsabilità nei confronti dei bambini».
 

 


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Sulle bare c'erano le corone di fiori dell'ospedale e all'interno della chiesa il personale sanitario dell'ospedale, le puericultrici delle due piccole vittime, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma Laura Baldassarre, la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc, il direttore generale della struttura Ruggero Parrotto e un dirigente del ministero della Giustizia.

 
 


«Siamo qui come gesto di vicinanza a queste due povere vittime», ha detto commossa la presidente Mariella Enoc che spiega ancora: «Fino all'ultimo abbiamo sperato nella possibilità di poter salvare il bimbo e quando non c'é stato più niente da fare ci siamo attivati invano per l'espianto degli organi». Per don Sandro, invece, «non è possibile che vengano tenuti in carcere i bambini, ci sono tante strutture come quelle ecclesiali che potrebbero accoglierli e non trovo neanche giusto che in questa vicenda a farne le spese sia il personale di Rebibbia».
Le salme dei due bambini saranno portate in Germania e uno dei pochi famigliari finora rintracciati che potrà vegliare su di loro sarà la nonna. «Oggi abbiamo proclamato la giornata di lutto cittadino per la morte di due bambini. Adesso metteremo un nastrino nero sulle bandiere». Lo ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi nel corso di un tavolo di confronto nell'ambito del Forum on Modern Direct Democracy 2018 in Campidoglio. La prima cittadina di Roma ha chiesto e ottenuto dai partecipanti un minuto di silenzio.

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