Arancia meccanica alla Balduina. Presi a bastonate ragazzo e un coppia da banda di rapinatori incappucciati

Arancia meccanica alla Balduina. Presi a bastonate ragazzo e un coppia da banda di rapinatori incappucciati
di Elena Panarella e Riccardo Tagliapietra
3 Minuti di Lettura
Domenica 5 Ottobre 2014, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 09:43
Una gang violenta. Almeno cinque persone, tutte travisate con passamontagna, armate di bastoni. Obiettivo: rapinare e pestare i passanti.

Il commando sta terrorizzando da qualche giorno la zona di Monte Mario. L'ultimo colpo venerdì sera in via Lucio Apuleio. Un ragazzo è a spasso con il cane, vede qualcuno che tenta di salire sull'impalcatura affacciata a un palazzo della Balduina. «Cosa state facendo?», chiede. Il gruppo di balordi scende in fretta dai tubi innocenti e lo aggredisce a bastonate senza nemmeno dargli il tempo di fiatare. Il cane abbaia, ma i malviventi non si spaventano, finiscono di rapinare la vittima e fuggono inghiottiti dalle ombre del quartiere. L'ambulanza arriva in pochi minuti allertata da alcuni residenti che hanno sentito le grida d'aiuto. Il ragazzo abita in un condominio poco distante dal luogo dell'aggressione, era sceso da pochi minuti per una passeggiata. I medici lo soccorrono in fretta. Poi di volata al Policlinico Gemelli. Il responso dei dottori: trauma con frattura cranica e versamento. Tanto che viene immediatamente ricoverato in prognosi riservata. Ha pure quattro denti davanti strappati da una bastonata. La storia ricorda Arancia Meccanica, il film capolavoro di Stanley Kubrick, che racconta di una banda spietata impegnata in aggressioni e violenze senza fine ai danni di persone comuni. Perché pochi minuti prima, sempre in zona, a incontrare il gruppo di incappucciati è una coppia di fidanzati. Anche loro vengono aggrediti e pestati. Il ragazzo rimedia un paio di bastonate e ci rimette il cellulare. Le vite delle due vittime si incrociano al Gemelli, quando al pronto soccorso i carabinieri e la polizia, che hanno rispettivamente risposto alle chiamate d'aiuto, chiudono il cerchio. La descrizione dei componenti della gang è la stessa. Cinque, forse sei persone, tutte travisate con cappelli, o passamontagna scuri. Uniti dalla ferocia dei colpi inferti alle due vittime, che pure non avrebbero reagito alla rapina, ma accettato di subire inermi pugni e bastonate.



LA BRUTALITÀ

Per ora l'ipotesi è quella di una rapina, anche se l'escalation di brutalità fa pensare a qualcosa di diverso. Chi picchiava, secondo le testimonianze raccolte, «godeva nel farlo». Una violenza inutile. Tanto che il povero ragazzo con il cane al guinzaglio è stato pestato selvaggiamente. All'ospedale è arrivato in stato confusionale, anche se cercava di descrivere quanto gli era appena accaduto. I medici del Gemelli lo hanno dovuto operare d'urgenza per un'emorragia cerebrale molto grave. E mentre l'uomo finiva sotto i ferri, veniva dimesso l'altro ragazzo rapinato. Per lui fortunatamente solo qualche escoriazione e tanta paura, perché anche la fidanzata avrebbe potuto finire male. Ora è caccia alla gang di balordi. Qualcuno nel quartiere sussurra che potrebbe trattarsi di stranieri, ma non vi sarebbero per ora elementi in grado di confermare l'ipotesi. Al vaglio degli investigatori alcune telecamere della zona, comprese le celle delle sim dei telefonini rubati che potrebbero dare qualche indicazione utile sulla via di fuga dei banditi. Intanto si indaga anche su altri casi, la lista delle aggressioni potrebbe essere più lunga. Intanto nel quartiere regna la paura.