«Spelacchiato», «scorticato», «storto», «non degno di Roma», «l'albero di Natale più brutto d'Italia», «bassi costi non significa brutto». Il povero abete alto 20 metri non c'entrava nulla. Il suo compito lo aveva fatto: crescere nelle montagne di Pinzolo. Ma issato a piazza Venezia, povero di addobbi, proprio non era piaciuto ai romani per rappresentare il Natale della Città Eterna. Le polemiche si erano accese sui social, in particolare sulla pagine Facebook del Comune, e per spegnerle il Campidoglio ha deciso di correre ai ripari. Ieri l'albero è stato arricchito con nuove luci e addobbi. «I romani vogliono a piazza Venezia un Albero di Natale più bello. E lo avranno. Ho chiesto di intervenire per aggiungere addobbi e luci nel rispetto della sobrietà. Lo abbiamo fatto evitando gli sperperi del passato» aveva scritto su Facebook la sindaca Raggi. Ieri sera operatori Acea sono intervenuti per rendere migliore gli addobbi. «I risparmi - ha aggiunto Raggi - li abbiamo destinati ai lavori di manutenzione negli spazi bimbi di alcune aree verdi».

LE CRITICHE
«A piazza Venezia è stato acceso l'albero di Natale più brutto di sempre, che per giunta grava sulle tasche dei cittadini romani per ben 15 mila euro», aveva attaccato Marco Palumbo, consigliere comunale del Partito Democratico e presidente della commissione Trasparenza.

NUOVA VITA
Anche l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli aveva fatto una battuta sull'albero di piazza Venezia: «Diciamo che era piuttosto scorticato». «Un albero sghembo e triste in piazza Venezia, e delle luminarie scadenti nel resto della città» avevano commentato gli esponenti di Fratelli d'Italia Fabrizio Santori e Francesco Figliomeni. «Un ragazzo con un tweet carino aveva detto che l'albero di Natale di piazza Venezia era molto carino ma aveva bisogno di un ritocchino. Ammetto che finora a malapena avevo visto l'albero, ma forse l'amministrazione ha proceduto in tal senso» ha commentato il vicesindaco Daniele Frongia. L'8 dicembre sono state accese anche le luminarie in via del Corso, realizzate con materiali di recupero.