Roma, dopo l'“urletto” di Dacia Maraini rimosso l'albero caduto da mesi

Roma, dopo l'“urletto” di Dacia Maraini rimosso l'albero caduto da mesi
di Laura Larcan
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Mercoledì 3 Ottobre 2018, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 08:34

Alla fine, il cadavere dell'albero crollato a terra e abbandonato da mesi nel degrado di una discarica a cielo aperto, è stato rimosso. Dopo ventiquattr'ore dalla denuncia della scrittrice Dacia Maraini sulle pagine del Messaggero di lunedì, lo spettacolo impietoso si è dissolto.

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«Guardi, ora è tutto sparito, sono intervenuti di notte, hanno ripulito la strada dal tronco ammucchiato con i suoi rami e le foglie secche». Soddisfatta. Ma c'è un pizzico di amarezza nella voce di Dacia Maraini: «Possibile che un semplice cittadino non conti nulla se non ha qualcosa di forte che amplifichi la sua voce?».
 

 


La battaglia di Dacia Maraini sulle colonne del Messaggero era figlia di una esasperazione e frustrazione dopo oltre due mesi di telefonate e mail di sollecito al Comune di Roma e al Servizio Giardini perché liberassero quella strada, a due passi da piazza del Popolo, rimasta prigioniera di un albero.
 


Lo spiegata lei stessa: «Quell'albero era caduto in un giorno di vento e pioggia, e nessuno l'ha portato via». È rimasto sul marciapiede all'angolo tra via Beccaria e via Vico. Ieri mattina, la sorpresa. «Sono uscita di casa per prendere i giornali - racconta la scrittrice - e il portiere m'ha subito avvisato: guardi, guardi là. Ho trovato tutto pulito, tutto sparito: tronchi, foglie e immondizia. Quindi l'hanno fatto di notte. Naturalmente mi fa molto piacere che abbiano risistemato il marciapiede, però è triste pensare che bisogna arrivare a denunciarli pubblicamente attraverso un giornale per poter ottenere una cosa che dovrebbe essere invece frutto di un servizio normale in questa città».

Sono stati mesi di richieste lanciate nel vuoto: «Le mie erano telefonate da semplice cittadina, in forma anonima - ricorda - Solo una volta, ho inviato una mail col mio nome. Niente di niente, nessuna risposta. Il giornale ha fatto il miracolo». Ha contato anche la sua fama? «Penso di sì, ma solo in termini di autorevolezza, perché io non ho nessun potere. Per fortuna non ho posti di prestigio, anche se mi hanno offerto tante volte ruoli da deputata. Ma io ho sempre risposto sinceramente che mi basta un mestiere».

LE REAZIONI
Le reazioni nel quartiere, di condomini e residenti, non sono mancate: «Mi hanno ringraziato tutte le persone che ho incontrato. Mi hanno detto: meno male che l'ha fatto, che l'ha detto, grazie, grazie. Erano davvero sincere». E dal Comune, ci sono state comunicazioni per Dacia Maraini? «Nessuna, niente». D'altronde, la situazione era diventata davvero insostenibile: «Abbandono chiama sciatteria e degrado. Davanti all'albero lasciato a terra per mesi, molti passanti avevano cominciato a gettare immondizia: c'erano buste, sigarette, cartacce, panini. Uno spettacolo intollerabile. Per cui, ero avvilita: un cumulo di rifiuti che attira topi, scarafaggi, animali sporchi».
 

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