Il «deteriorato scenario internazionale» con la guerra russo-ucraina e il conflitto israelo-palestinese impongono un’ulteriore stretta sui controlli per garantire la sicurezza del ponte pasquale e delle celebrazioni religiose. Diecimila tra uomini e donne di polizia, carabinieri, finanza, militari dell’Esercito, municipale e pompieri, sono già mobilitati per vegliare sul mezzo milione di turisti oltre ai romani che trascorreranno questi giorni di festa nella Capitale. Tutto il centro storico e le aree dove insistono i cosiddetti obiettivi sensibili, ossia i palazzi istituzionali, le sedi di ambasciate, basiliche e i luoghi liturgici non solo cristiani, formeranno una grande Green zone con presidi fissi e mobili di polizia, carabinieri e militari dell’Esercito, anche in borghese. Vigilati anche i luoghi d’arte, i musei e i centri commerciali. Saranno vietate manifestazioni e il trasporto di merci pericolose (armi, esplosivi, combustibili, gas infiammabili, ecc...) nonché l’accesso e il transito per tutti i veicoli adibiti al trasporto merci di qualsiasi categoria, anche di massa inferiore alle 3,5 tonnellate. Ma l’area di massima sicurezza sarà quella del Vaticano dove stasera comincerà la Veglia che prelude alla Pasqua. Piazza San Pietro sarà chiusa già dalle 14. Alle 15 comincerà lo sgombero dei veicoli in sosta e scatterà l’interdizione al traffico su via Rusticucci. Rimossi camion bar e urtisti. Alle 17 i fedeli potranno cominciare ad accedere alla Basilica dai varchi sotto il Colonnato per poi partecipare alla liturgia delle 19,30 seguita dalla Veglia. Entra solo chi è munito di biglietto (gratuito).
Zona rossa
Per domani l’attenzione sarà al massimo dei livelli.
Nei controlli saranno impiegate le termocamere, strumenti utili per individuare eventuali presenze di ordigni. Per i carabinieri è pronto a entrare in azione anche Saetta, il cane robot impiegato per interventi ad alto rischio. L’attenzione sarà massima, dopo l’attentato di matrice islamica al Crocus City Hall di Mosca. Roma crocevia mondiale e fulcro della cristianità potrebbe rappresentare un target da colpire per chiunque abbia bisogno di conquistare un palcoscenico per sé o per la propria causa. Dimostrativa o del terrore. Digos e Nucleo informativo dell’Arma sono al lavoro per raccogliere segnalazioni dell’intelligence nazionale e degli altri Stati e prevenire qualsiasi raid estemporaneo anche da parte di estremisti green (che non hanno mai mancato di palesarsi in occasioni di ribalta nazionale e internazionale) o delle Femen, il movimento contro le discriminazioni sessuali nato a Kiev nel 2008, già protagonista di altre incursioni a San Pietro. Monitorati anche gli antagonisti. In campo anche i nuclei di tiratori scelti, appostati fin dal Gianicolo e sugli edifici principali.
Rafforzati i controlli anche alla stazione Termini, a Tiburtina e Trastevere, così come negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.