Emergenza borseggi nella Capitale. In poco più di dieci giorni da Ferragosto a oggi, solo gli arresti di borseggiatori da parte dei carabinieri sono stati 54, cinque al giorno. Un boom se considerato che solo il 15 di agosto nella Roma deserta ma con i negozi e i ristoranti del Centro assiepati di turisti stranieri e italiani, tredici "manolesta" sono finiti nelle caserme. Dopo cinque giorni altri tredici arresti per gli stessi reati: furti ai danni di ignari turisti, impegnati a scattare foto, in transito sui mezzi, seduti ai tavolini del centro.
LE MODALITÀ
Dopo due giorni ancora altri dieci, il giorno successivo ancora undici e altri sette attendono la convalida del magistrato.
Roma, boom di borseggi in città: ladri picchiati dai passanti. E la metro chiude per uno scippo
Solo i carabinieri della Compagnia Roma Centro domenica 20 agosto hanno arrestato 11 persone, altre due sono state fermate dai colleghi di Parioli. Le direttissime, tenutesi lunedì hanno confermato gli arresti, ma i borseggiatori sono tornati in strada, alcuni con l'obbligo di firma altri con la notifica del divieto di avvicinamento al Centro. Gli arresti avvengono ogni giorno, purtroppo, considerati i limiti delle pene al reato, tornano subito su piazza. Ristoratori e dipendenti dei locali ormai conoscono bene i loro volti e mettono in guardia i clienti, invitandoli a mettere le borse sulle loro gambe e di non posare i cellulari sul tavolo. Poi ci sono le nomadi, spesso in stato interessante, che aspettano le loro vittime all'ingresso dei vagoni alcune agiscono anche a bordo. Quanto ai latinos, cileni e peruviani, si aggirano nei luoghi più turistici, velocemente depredano i turisti, per poi usare le loro carte di credito nei negozi del centro. Altro ritrovo dei borseggiatori è il Colosseo dove spesso sono intervenuti la polizia di Stato e gli agenti della polizia locale di Roma capitale. Quanto ai georgiani, che non si dilettano solo nei furti in casa (oltre 100 i colpi messi a punto dall'inizio dell'estate secondo i dati della Questura, con una crescita del 15%; 29 arresti degli agenti dal primo giugno), fanno leva su un'ulteriore difficoltà: in Tribunale al momento degli interrogatori per la convalida degli arresti, c'è una cronica mancanza di interpreti. Le bande straniere lo sanno bene e mandano a rubare soprattutto quelle "minoranze linguistiche" la cui testimonianza è più farraginosa da raccogliere.
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