Roma, furto nella gioielleria di Prati: rubati 200mila euro di gioielli in un minuto. Il colpo ripreso dalle telecamere: «Sembrava un pit stop»

Data la precisione del colpo e la velocità con cui è stato messo a segno, non si esclude si tratti di una banda di professionisti

Roma, furto nella gioielleria di Prati: rubati 200mila euro di gioielli in un minuto. Il colpo ripreso dalle telecamere: «Sembrava un pit stop»
di Federica Pozzi
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Sabato 16 Marzo 2024, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 15:05

Un minuto e 20 secondi. È il tempo intercorso tra l'inizio e la fine del furto nella gioielleria Fichera di via dei Gracchi 155, in zona Prati, consumato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso da tre uomini incappucciati. I malviventi sono riusciti ad agire indisturbati e a portare via direttamente la cassaforte, contenente, da una stima provvisoria, circa 200mila euro di oggetti preziosi, prima di svanire nel nulla. Cifra che potrebbe salire, e non di poco, visto che all'interno della cassa blindata vi era la maggior parte degli oggetti presenti nel locale. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Prati - che sono ora a capo delle indagini - e i colleghi di Villa Glori, oltre alla polizia Scientifica che ha effettuato i rilievi. Data la precisione del colpo e la velocità con cui è stato messo a segno, non si esclude si tratti di una banda di professionisti.

IL COLPO

Erano appena passate le due di notte del 15 marzo quando, in una via dei Gracchi deserta, tre persone incappucciate e con i guanti sulle mani - come si vede dai filmati di videosorveglianza interni alla gioielleria svaligiata - si sono avvicinati al locale e, con l'uso di una pinza meccanica hanno incrinato il lato destro della serranda, facendo saltare la serratura, poi hanno forzato la porta e sono entrati. L'allarme, collegato direttamente al 112, è subito scattato ma i tre ladri sono stati talmente veloci da agire indisturbati e dileguarsi con il bottino prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. «Sembrava un pit stop», ha dichiarato il manutentore del locale che per primo ha visionato le immagini. In 35 secondi, da quando sono entrati, con la stessa pinza meccanica utilizzata per entrare e con un piede di porco - che hanno poi abbandonato all'interno - hanno divelto dal pavimento la cassaforte e sono fuggiti. Sul mezzo utilizzato per la fuga saranno le telecamere degli altri esercizi della zona a fare chiarezza. Il dispositivo esterno di sorveglianza della gioielleria, infatti, è stato messo fuori uso dai malviventi prima di iniziare a scassinare la serranda di ingresso. Ma le immagini non mancano, tra la sede della Bnl che si trova proprio di fronte alla gioielleria e la vicinissima Coin, e saranno visionate nelle prossime ore dagli agenti del commissariato Prati che si occupano delle indagini.
Gli inquirenti sono quindi a caccia dei tre ladri e del bottino. Non si esclude che si tratti di una banda di professionisti, responsabile anche di altri colpi nella zona. «Sicuramente conoscevano il negozio, non hanno toccato altro se non la cassaforte», sottolinea in manutentore, il quale ha estrapolato e poi consegnato agli agenti le immagini. Nessuno dei residenti, probabilmente grazie anche alla velocità del colpo, si è accorto di nulla. Soltanto una signora che abita nel palazzo sopra alla gioielleria ha detto di aver sentito dei rumori ma pensava si trattasse dell'Ama che portava via la spazzatura. Intanto i cittadini non si sentono al sicuro e chiedono più telecamere all'ingresso dei loro palazzi. «Non è la prima volta che succede, qualche anno fa sempre nella stessa gioielleria c'era stato un altro furto con scasso, ma non erano riusciti a portare via la cassaforte», dicono marito e moglie passando davanti alla saracinesca alzata di pochi centimetri.

IL PRECEDENTE

Appena una settimana fa, nella non lontana viale Parioli, due uomini avevano portato a segno un altro colpo, nella gioielleria "Grande".
Erano entrati intorno alle 11 di mattina, vestiti in maniera elegante, e si erano finti interessati all'acquisto di alcuni orologi. Ma, arrivati in cassa, avevano tirato fuori le pistole, portando via circa cento orologi, per una cifra di quasi un milione di euro.

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