Comune di Roma, fuga dal posto fisso: addio a 1.200 dipendenti in meno di un anno

Ora le dimissioni superano i pensionamenti

Comune di Roma, fuga dal posto fisso: addio a 1.200 dipendenti in meno di un anno
3 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Ottobre 2023, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 07:19

Il mito del posto fisso, almeno in Campidoglio, è sempre più un ricordo lontano. Continua senza sosta la fuga dei dipendenti dal Comune di Roma, che pure per quest'anno ha predisposto di assumere 1.500 nuove unità, con un investimento di 17 milioni di euro. Stando all'ultimo monitoraggio fatto dall'assessorato al Personale, tra il novembre scorso e il mese di settembre appena concluso sono entrati 1.300 addetti nella macchina amministrativa. Invece ne sono usciti 1.200.
In questo ultimo dato preoccupa soprattutto un aspetto: tra quelli che abbandonano Palazzo Senatorio il numero dei pensionati (meno di 500) è più basso rispetto ai travet che, per età, sono lontani dalla quiescenza. Soprattutto parliamo di personale che ricopre funzioni importanti nella macchina amministrativa: istruiscono le pratiche, scrivono i progetti, firmano gli atti necessari poi per avviare gare e cantieri. Rendendo ancora più pesante la situazione in una città, Roma, dove ci vogliano tre o quattro mesi - quando va bene - per ottenere un appuntamento all'anagrafe per la carta d'identità elettronica, quasi una cinquantina di giorni per concludere tutte le pratiche del cambio di residenza e si attendono anni per l'assegnazione di un alloggio popolare.

Taxi Roma, mossa di Gualtieri: «Mille licenze in più». Ma per gli autisti sono troppe

CONCORSI

«A ogni concorso pubblico che viene indetto - spiega l'assessore al Personale e al Decentramento, Andrea Catarci - noi perdiamo dipendenti. E i nostri scappano dal Campidoglio perché altrove, anche nelle altre amministrazioni statali, si guadagna di più». Al riguardo, tra un funzionario comunale e quello di un altro ente c'è una differenza in busta paga grazie al salario accessorio di almeno 400 euro al mese. Tra un dipendente semplice di Roma e quello di un'altra amministrazione pubblica (compresa anche la Città Metropolitana, l'ex Provincia) lo scarto è minimo di 200 euro al mese. «E in queste condizioni - conclude amaro l'assessore - sarà sempre impossibile garantirci un vero turn over: cioè un dipendente esce, un altro entra e lo sostituisce».
Nel 2000, anno del Grande Giubileo, la pianta organica del Campidoglio contava oltre 28mila unità. Al momento, e compresi vigili e maestre, si sfiorano i 22mila addetti. Nel 2025 - quando si aprirà la Porta Santa e la Capitale dovrà accogliere oltre 30 milioni di pellegrini - i travet scenderanno a 21.309.
Stando al rapporto tra numero di abitanti, perimetro di estensione e funzioni da garantire ai cittadini, la macchina comunale dovrebbe essere formata da almeno 31mila tra impiegati, quadri e dirigenti. Al di là dei numeri, l'amministrazione capitolina è in allarme perché mancano figure centrali necessarie sia a funzionare la macchina sia a erogare tutti i servizi richiesti dai cittadini. In primo luogo gli ingegneri e architetti che devono progettare le opere e scrivere i bandi, necessari per non perdere neppure un euro dei fondi piovuti sulla Capitale per il Giubileo e grazie al Pnrr (in totale circa 5miliardi di euro). Ma allo stesso servirebbero almeno 2mila vigili in più per garantire la sicurezza stradale in una città dove hanno perso la vita dall'inizio dell'anno 140 persone in incidenti automobilisti, il doppio rispetto ai giardinieri esistenti, per non parlare di sistemisti o di informatici.
In quest'ottica l'unica nota positiva la sta dando l'ultimo concorso dei vigili, che all'inizio dell'anno prossimo deve portate ottocento agenti in più nel corpo della polizia locale. Guardando alla selezione in corso, alle prove fisiche, sono passati circa 3.900 candidati. Il che - in attesa dei colloqui orali, l'ultimo step prima dell'assunzione - fa ben sperare sul numero totali degli idonei. In poche parole, se la graduatoria risultasse superiore alle duemila unità, sarà più facile per l'amministrazione reclutare ulteriori pizzardoni, se il governo consentirà a Roma di ingaggiare nuovi uomini da mettere in strada per il Giubileo.
Francesco Pacifico
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA