Ritiri a singhiozzo, passaggi in ritardo. E tra gli esercenti del Centro scoppia la guerra dei rifiuti. Baristi e ristoratori spostano infatti i rifiuti da un ingresso all'altro pur di liberare le proprie entrate. Con il numero delle multe che continua a salire: tra dicembre e gennaio le sanzioni sono state 400. E il nodo delle Und (le utenze non domestiche, appunto per bar, ristoranti e negozi) ancora da sciogliere. Per gli esercenti e le associazioni di categoria, la soluzione resta quella delle isole ecologiche per la spazzatura in eccedenza. Il protocollo era stato sottoposto lo scorso luglio al Campidoglio e all'Ama con l'obiettivo comune di ripulire le strade della Capitale dai rifiuti. La spia rossa si era accesa quando il calcolo dei negozi multati, per la spazzatura non ritirata, aveva toccato quota 2mila sanzioni. E i titolari dei locali sul piede di guerra perché venivano multati a causa del servizio che funzionava a singhiozzo. Dalla scorsa estate però, sono state avviate - e solo in via sperimentale - a Borgo Pio e nel quartiere Monti.
LE ISOLE ECOLOGICHE
Un'emergenza, tra i bidoncini che restano fuori e la spazzatura abbandonata per ore all'ingresso di bar, ristoranti e negozi. «Il piano di fatto non è mai partito» conferma Claudio Pica, presidente romano delle Fiepet-Confesercenti: «Non sono state ancora trovate le zone idonee, e vicine ai locali, dove poter scaricare l'immondizia in eccedenza.