Roma, movida a Ponte Milvio e Testaccio: «Le nostre notti di terrore, noi lasciati soli»

Non tutti i residenti si rivolgono alle forze dell'ordine, temono ritorsioni

Roma, movida a Ponte Milvio e Testaccio: «Le nostre notti di terrore, noi lasciati soli»
di Fla. Sav. e G. Val.
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Venerdì 8 Settembre 2023, 06:32 - Ultimo aggiornamento: 06:47

Da Testaccio a Monti, non mancano residenti che prendono carta e penna e cercano di denunciare alle forze dell'ordine gli episodi di malamovida. Ma è anche alta la paura di ritorsioni e c'è chi tace. E in atto una guerra in atto tra i locali e chi abita nei piani superiori dei palazzi che non ne possono più di musica ad alto volume, schiamazzi fino a tarda notte, vandali e rifiuti lasciati in ogni dove. Linda Ceraso, del Comitato Rione Monti, racconta che lei stessa, la scorsa settimana, si è presentata dal gestore del fast food sotto casa, nella zona di via dei Serpenti, perché era stato messo un altoparlante in strada. Una calamita per la malamovida, attratta dalla musica a bivaccare per ore davanti all'ingresso dell'attività. «Sono scesa e ho minacciato il proprietario: gli ho detto "avete tempo fino a domenica, toglietele o vi denuncio"». Così è stato. Ed episodi del genere si ripetono un po' dovunque, con lamentele che passano anche attraverso gli amministratori di condominio, che a nome di tutti quelli che abitano nei palazzi cercano di mediare con chi, invece, ha un'attività.

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L'attenzione dei residenti a Monti è ancora altissima: «La situazione sta degenerando dalle parti di piazza della Madonna dei monti», continua l'attivista del Comitato Monti. A via di Monte Testaccio l'amministrazione comunale è intervenuta scorso anno per la sospensione di una licenza commerciale che non rispettava le regole. Tuttavia con la ripresa della movida dopo la pausa estiva, tornano le notti insonni per i residenti del quartiere: «Qui andiamo avanti nei weekend fino alle quattro del mattino - racconta Francesco Loccioni, che abita dalle parti di via di Monte Testaccio - la musica ci tiene svegli ma il problema è anche il degrado».

LA SICUREZZA

Le telecamere della strada hanno ripreso, in più occasioni, giovani che nel parcheggio davanti agli ingressi consumavano droga. Un episodio, questo, che ha fatto alzare il livello di allerta tanto che è stato aperto un tavolo di lavoro con le forze dell'ordine. Gli agenti hanno quindi aumentato i turni di controllo e gli accertamenti nei locali della movida del rione. Eppure l'ultima denuncia - relativo al disturbo della quiete pubblica- è stata registrata lo scorso luglio quando, dopo l'ennesima notte in bianco a causa dei decibel altissimi che non facevano dormire, una famiglia di via Monte Testaccio ha segnalato quanto avvenuto al commissariato Viminale.

Un problema, quello del rumore, già affrontato anche in passato, tanto che i residenti avevano chiesto un intervento dei vigili urbani. Gli agenti della polizia locale avevano poi rilevato - era il 2019 - i valori fuori norma durante le serate nei discopub affollatissimi dai ragazzi. «Il timore adesso - spiega Loredana Bianchi - è che ci aspetta un altro inverno di notti insonni. La richiesta è che almeno venga rispettato l'orario di chiusura previsto, tra l'una e le due del mattino». Quindi il problema della sicurezza dopo l'escalation di risse scoppiate tra comitive di ragazzi che, alticci dopo una serata alcolica, sono venuti alle mani. Situazioni degenerate: a gennaio, un gruppo di giovani si era armato di sassi che aveva lanciato contro gli uomini della sicurezza. A luglio invece, hanno rovesciato e trascinato in strada i secchioni dell'immondizia. Sotto accusa per la malamovida ci sono, quindi, anche alcuni locali. In via dei Chiavari Fabio Fanti è preoccupato per una canna fumaria che è stata rimessa nel palazzo di Largo del Pallaro.

 

«Quello era un posto famoso per i suoi negozi di bilance, tutti chiusi da tempo - dice - Negli anni Novanta venne aperto un bar e avviammo un percorso giudiziario per far togliere la canna fumaria. Allora la spuntammo ma, ora è stata rimessa. Molto probabilmente nascerà l'ennesimo locale di ristorazione che porterà l'ennesimo caos legato alla movida. Il Campidoglio deve evitarlo perché con tutte queste attività il rischio è che possano esserci sempre più episodi di vandalismo».Anche in periferia la situazione si sta facendo difficile. Sotto i riflettori c'è l'isola pedonale di via Flavio Stilicone, al Tuscolano, che da qualche anno si sta rendendo teatro di alcune aggressioni, liti, risse, episodi di vandalismo. Luigi Cassano sulle pagine social dei gruppi di quartiere di Cinecittà, racconta di «un paio di ragazzi» che «picchiavano» un altro. Erano le due di notte di mercoledì scorso. E un residente, lamenta «una gran cagnara», con «urla di ragazzi che ridevano e parlavano come se fosse mezzogiorno». «Dopo che qualcuno si è affacciato per sgridarli, hanno risposto a mo' di sfottò e hanno continuato beatamente a fare casino», racconta. C'è chi ha visto tutto ma preferisce non parlare per paura di ritorsioni. «Denunciare qui è rischioso», dice un uomo.
 

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