LA SORPRESA
Ieri mattina l'amara sorpresa. «Siamo arrivate - dicono Valentina V. e Carla C. - e abbiamo trovato un disastro. Gli pneumatici che avevamo colorato e usato come fioriere non c'erano più, i fiori strappati. È stato un colpo per noi e i nostri bambini che si prendevano cura delle piantine e imparavano ad avere rispetto per le cose comuni». Al Bar Italia di via Ruspoli la delusione è tanta. «Si era creata una bella atmosfera tra noi e i residenti - dice la titolare, Sonia - ma questa prova di forza ha rovinato tutto». A ottobre l'XI Municipio aveva lanciato una manifestazione di interesse per la cura degli arredi e aiuole, aperta alle associazioni, ai cittadini, ai negozianti che volevano dare un contributo. L'associazione PortuenseAttiva si era fatta promotrice dell'iniziativa, raccogliendo molte adesioni. «Scriverò al commissario straordinario Tronca perché si applichi un po' di buon senso - tuona Maurizio Veloccia, presidente dell'XI - Quest'esercizio furioso di burocrazia manda un messaggio sbagliato ai cittadini. Oltretutto si tratta semplicemente del metro quadrato alla base degli alberi, che viene tenuto pulito e abbellito. Ci dicono che così non va, ma poi non è che vengono a ripiantumare gli alberi che hanno abbattuto o a tagliare l'erba». «Si fa un salto indietro di anni», affermano i consiglieri municipali Pd Fainella e Lanzi. Dal Campidoglio la replica è ferrea: «Il Municipio ha commesso un abuso: le aree verdi sono in capo al Dipartimento che è l'unico preposto all'istruttoria del Regolamento sulle aree verdi in adozione, iter a cui le singole posizioni dovranno adeguarsi. Il municipio è stato sollecitato più volte a farlo, senza esercitare poteri che non ha». L'attenzione del Campidoglio è alta: per un caso simile, in un altro municipio, è intervenuta la Procura della Corte dei Conti.
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