Sull'incontro con il Papa, invece, Raggi torna a casa con una impressione più che positiva. "E’ andato molto bene, e’ stato molto emozionante. Era chiaramente la prima volta che incontravo il Santo Padre. Ho scoperto una persona veramente molto umana; sono rimasta profondamente colpita". Di cosa si è parlato? Soprattutto del "riscatto morale e spirituale di Roma" che, spiega il sindaco, "e’ importante ancora di piu’ dopo tutti i tragici e spregevoli eventi che vanno sotto il nome di ’Mafia Capitale’ ma che in realtà’ poi coinvolgono tanti anni di cattiva politica. E’ necessario che i romani, le persone, i cittadini, capiscano che c’e’ qualcosa che va aldilà’ del proprio bene: il bene comune, l’interesse generale; e’ qualcosa che supera il particolarismo e l’egoismo. Credo che noi abbiamo il dovere di riportare questi valori di comunità’ all’interno di un’amministrazione e di tutte le istituzioni".
La nuova amministrazione capitolina sembra riconoscere alla "Chiesa un ruolo importantissimo: "anche perché’ siamo vicini, ci guardiamo da un lato all’altro del Tevere! “ Prima di andare in udienza il sindaco si è preparato al colloquio con Francesco leggendo diversi interventi pontifici e soprattutto, l'enciclica verde di Francesco. “Devo dire che ho apprezzato molto le parole dell’Enciclica Laudato si, mi sembrano estremamente attuali e moderne; parlano di cambiamenti climatici, di urbanistica come, talvolta, di uno scempio al paesaggio quando viene fatta senza rispettare le regole, dello spirito di comunita’, delle persone piu’ fragili. Devo dire che in quell’Enciclica c’e’ molto della società’ romana di oggi".
L’ambiente, ha proseguito Raggi riferendosi alla raccolta di rifiuti, "e’ un tema tra l’altro che stiamo attenzionando in maniera particolare. In questi giorni sono in linea diretta con il presidente Fortini, perche’ ritengo fondamentale uscire da questa fase di pre-emergenza o quasi emergenza che a mio avviso e’ stata originata come conseguenza di una cattiva politica ed una cattiva programmazione. Quindi adesso e’ fondamentale uscire da questo stato di emergenza o di pre-emergenza e ricominciare a programmare in maniera ordinata con una visione del ciclo dei rifiuti che si inserisca all’interno di un disegno di economia circolare che, tra l’altro, anche la stessa Enciclica riprede; parla proprio di economia circolare, quindi di un’economia che non si fonda più’ sul consumo e sullo scarto, ma sulla possibilità’ dei beni, degli oggetti, delle cose di essere comunque riassorbiti all’interno di un ciclo produttivo e quindi di rientrare in circolo, magari con una forma diversa".
Secondo Raggi, esiste una Roma dimenticata dove "effettivamente le persone piu’ fragili hanno bisogno di piu’ attenzioni e queste maggiori attenzioni, di fatto, da parte delle istituzioni comportano una maggiore attenzione anche da un punto di vista economico.. Noi dobbiamo utilizzare i soldi per fare qualcosa non dobbiamo utilizzare le persone per fare soldi. Dobbiamo cambiare il paradigma". Alla domanda se ci sara’ un fattore famiglia nella sua gestione di Roma, il sindaco risponde cosi’: "Ci sara’ un’attenzione ai servizi che da sempre - purtroppo - scontano le politiche dei tagli, perche’ fino ad oggi invece di tagliare gli sprechi si andava a tagliare i servizi. Lo sappiamo che poi gli sprechi servono a mantenere i privilegi, no? E allora dobbiamo cercare di dirottare tutti i soldi, che fino ad oggi sono andati in sprechi, sui servizi, quindi aumentare l’offerta".
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