Il Pd è moroso: il Tar ordina lo sgombero della storica sede di via dei Giubbonari

La sede del Pd in via dei Giubbonari
4 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Aprile 2016, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 19:21

Il Tar del Lazio ha confermato lo sgombero, disposto dal Comune di Roma per morosità, della storica sede della sezione Pd di via dei Giubbonari, una delle più importanti della capitale, a due passi da Campo de' Fiori. Lo hanno deciso i giudici amministrativi della II sezione che hanno respinto la richiesta con la quale la Federazione di Roma del Partito Democratico sollecitava la sospensione dell'efficacia della determinazione dirigenziale del Campidoglio disposta per morosità e assenza di concessione. La determinazione è stata emanata il 15 dicembre scorso dal Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ed è stata contestualmente disposta la riacquisizione dell'immobile al patrimonio capitolino. Il Tar ha considerato che «non sussistono i presupposti per accogliere la domanda cautelare - si legge nell'ordinanza - in quanto il provvedimento impugnato si configura come un atto dovuto, conseguente al fatto che, nonostante la pluriennale occupazione dell'immobile, la parte ricorrente non risulta, allo stato, titolare di alcun atto di concessione». La Federazione romana del Pd è stata anche condannata a pagare le spese di giudizio.
 






LA STORIA
Le mura di via dei Giubbonari hanno vissuto tutta l'epopea della sinistra romana e italiana. Settanta anni di storia dal Pci al Pd. La struttura era una vecchia casa del fascio che come altre era stata data ai partiti. Dopo la Liberazione, nel 1946 l’affitto era simbolico, di sole 320 lire mensili, poi rivalutate a 12 mila lire nel 1986. Da qui sono passati Giorgio Napolitano e Achille Occhetto, passando per Ettore Scola. Con la giunta Alemanno il canone arrivò a 1.200 euro al mese. Che poi si riabbassò a 100 euro al mese. Ma il problema rimane il pregresso: 170mila euro di affitti mai pagati al Comune.


LE REAZIONI
«Il ricorso è sicuro. Da qui non ci muoviamo, siamo pronti a resistere allo sgombero. Ci stanno arrivando attestati di solidarietà e anche soldi da tutta Europa. Ci stiamo confrontando con i militanti sulle prossime azioni da mettere in campo. Abbiamo già indetto una riunione per lunedì». Così Giulia Urso, segretario del circolo Pd di via dei Giubbonari, interpellata dall'ANSA sul pronunciamento del Tar che ha confermato lo sgombero disposto dal Campidoglio per morosità e
assenza di concessione. «La questione - secondo Urso - è politica perchè in questi giorni a Roma si stanno susseguendo sgomberi che non tengono conto del tessuto cittadino: da una palestra popolare a San Lorenzo a un'associazione di malati di Sla a Prati. Non possono essere scelte fatte da un commissario. Che città stiamo definendo?». «Stiamo in via del Giubbonari da 70 anni con una concessione datata 1946. La concessione, però, durava solo un anno perchè poi l'edificio doveva essere demolito. Così non è stato. E negli anni tanti segretari, non solo io, hanno sollecitato, invano, il Comune a regolarizzare la situazione. Ed ora ci vogliono mandar via, per una questione che burocraticamente è corretta, ma eticamente e civilmente».

Alessandro Onorato, coordinatore della lista Marchini: «Nonostante la faccia tosta del Pd di fare ricorso al Tribunale Amministrativo, giustizia è stata fatta. Il Tar sfratta finalmente il Partito Democratico da via Giubbonari. Fummo noi della Lista Marchini a denunciare questa autentica iniquità. Oltre 180mila euro di canoni mai pagati. Quella sede era il simbolo della prepotenza e dell'arroganza con cui è stata gestita Roma per oltre 20 anni. Migliaia di immobili di pregio dati ai partiti, alle associazioni degli amici di amici senza pretendere canoni adeguati utili ad abbassare le tasse e a dare servizi per i cittadini. Dispiace che il Pd, nonostante riceva finanziamenti pubblici e abbia tanti deputati e senatori nelle loro file con fior fiore di stipendi, abbia preferito farsi sfrattare piuttosto che pagare il dovuto».
 

Il  presidente Codacons, Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma: «O il circolo del Pd di Via dei Giubbonari paga entro pochi giorni gli arretrati al Comune, comprensivi di interessi, o l'immobile che ospita la storica sede del partito dovrà tornare nelle disponibilità dell'amministrazione, con le buone o con le cattive».  

Virginia Raggi, candidato del M5S: «Il Pd non è al di sopra della legge, sgomberare sede Giubbonari se necessario. Gli spazi sociali da preservare sono altri».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA